"Secondo me sono tre punti meritati, ma anche il Napoli ha fatto una buonissima partita. E' stata una bella gara dal punto di vista dello spettacolo. Si è visto che le intenzioni delle due squadre erano quelle di segnare e portare a casa i tre punti. Nel primo tempo abbiamo fatto meglio, con uno sforzo notevole per recuperare palla alta e mordere, pressare. Il fatto che nel secondo tempo abbiano potuto far girare meglio la palla è dipeso proprio da questo". Comincia così l'analisi a Dazn di Luciano Spalletti, dopo la vittoria di Inter-Napoli.

"Sotto l'aspetto caratteriale non siamo così cattivi e determinati - prosegue l'allenatore - Qualche volta bisogna mettere il punto nelle situazioni, noi le teniamo sempre un po' aperti e creiamo il dubbio. Sotto l'aspetto fisico, per le scelte fatte, si poteva pagare qualcosa. Lautaro Martinez con Icardi? Sotto certi aspetti è giusto quel che dite ma non si può fare un confronto con Perisic. L'argentino è più forte nella finalizzazione, è un attaccante puro e se lasci un altro uomo sopra la palla nell'ultimo quarto d'ora prendi gol. Perisic lavora per la squadra, fa recuperi importanti. Non concede nulla dal punto di vista fisico. E' giusto anche quello che lei dice, ma poi la formazione la riscelgo io (ride, ndr). San Siro lo voleva prima? E perché non Keita?".

Le ultime due domande riguardano gli obiettivi stagionali e la situazione di Nainggolan. "A me è stato chiesto di arrivare tra le prime quattro, io vado a lavorare per questo. Se poi c'è la possibilità di arrivare primi ci si prova, sennò bisogna fare come succede. Lo scorrimento va accettato perché ci sono momenti difficili anche per le altre squadre e noi dobbiamo essere pronti a raccattare quel che ci sta davanti. Nainggolan? Domani (oggi, ndr) si allena come ha fatto in questi giorni. La sospensione era per una sola partita. Non è escluso dalla rosa".

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Sezione: Focus / Data: Gio 27 dicembre 2018 alle 10:04
Autore: Mattia Todisco
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