"Noi siamo gente di campagna e sentiamo già l’odore della trappola. Anche perché potrò lavorare col gruppo solo da domani (oggi, ndr), anche se è giusto dare spazio alle nazionali. Semplici ha lavorato molto bene a Ferrara, ha uno zoccolo duro da quando stava in C. Hanno entusiasmo, sanno che una partita del genere potrebbe non capitargli più. Rischieremo di essere troppo generosi. Giocheranno con il 3-5-2 con le due punte che andranno dritto per dritto sui nostri centrali, non vanno certo in giro a conoscere il campo. Sarà una partita insidiosa, qualcuno potrebbe pensare che le difficoltà fossero nelle prime due giornate e poi via in discesa. Con Pioli è finita male e non lo meritava. Temevamo la Fiorentina proprio all’esordio". Questo lo Spalletti pensiero sulle insidie del match di domenica a San Siro. Alla Gazzetta dello Sport, il tecnico nerazzurro ha affrontato anche altri temi.

ROMA-INTER 1-3 - "Un'amichevole, visto che lì ho lasciato molti amici. Sono dispiaciuto di non aver unito l’ambiente a Roma. Tutto quello che ho tentato di fare è stato per il bene della Roma e per gli equilibri della squadra".

IL MILAN - "Avversario fortissimo, conosco bene Montella. Lui sa cosa serve alla squadra perché da attaccante aveva bisogno delle stesse cose per fare gol. Il gioco ce l’ha dentro. Il derby smuove due classifiche, quella vera e quella del semaforo. Perché a Roma c’era un pressione tale che al semaforo si cercava di prendere il verde per non doversi fermare…".

LO SCUDETTO - "Noi vogliamo vincere il più possibile, ma in tante la pensano così... Juve e Napoli sono le più attrezzate. Il Napoli è perfetto, anche perché è capace di giocare molto corto ma allo stesso tempo sa cercare improvvisamente la profondità. Ti prende la palla e non te la ridà più. La Roma ha scocca e motore molto forti e il miglior centrocampo".

Sezione: Focus / Data: Ven 08 settembre 2017 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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