"Se si guardano i numeri, l’unica squadra ancora candidabile è il Napoli perché ha perso solo due partite, con una proiezione finale di 4, il limite serio di sconfitte possibili negli ultimi 50 anni per vincere un campionato. Questo vuol dire o che il Napoli è predestinato, o che è davvero un campionato largamente atipico. È scomparso l’equilibrio medio. Ora ci sono squadre nettamente più forti e altre sempre battute. Resta però l’equilibrio in alto, resta la sensazione d’incompletezza generale. Si è tutti insieme per i limiti rispettivi più che per una vera forza espressa. Questo giustifica le tante sconfitte delle prime, ben 16 in cinque squadre, ogni turno ha cioè perso una grande squadra". Lo sottolinea Mario Sconcerti attraverso il consueto punto sul Corriere della Sera. "L’Inter ha giocato male come a inizio stagione e com’era abbastanza prevedibile. La Lazio se gioca tranquilla è una buona squadra e ieri non aveva nient’altro da perdere. È tornata invece l’Inter spezzata in due, con Jovetic nel mezzo che tenta sempre un gioco generoso e vanesio, ma non decide cosa essere. Così non c’è stato un tiro in porta né un pensiero costruttivo. La Lazio non ha rubato niente. Capitano all’Inter giorni in cui l’oscurità del suo gioco non è salvabile dai soli fantasisti. Non gli darei troppo peso. Ma questa è la sconfitta che riapre tutto il campionato".

Sezione: Focus / Data: Lun 21 dicembre 2015 alle 08:45 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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