Caludio Ranieri in conferenza stampa si conferma contento di Alvarez e di tutta l'Inter. "Il ragazzo mi è piaciuto. E' stato più continuo e anche quando ha perso palla poi ha rincorso. E' un difetto che ha corretto. Gol, assist: bene così. Dal 2012 mi aspetto di riportare in alto l'Inter: fa parte del mio lavoro e del blasone dell'Inter. La forza che ho io è quella che mi viene trasmessa dai ragazzi. Lo spogliatoio dell'Inter è splendido: ha vinto tanto, ma non mollano nulla. Ora le vacanze, che servono per ritemprarsi. Adesso, nel prossimo anno, spero ci aspettino grandi cose". A domanda di FcInterNews sui cambi che modificano il match nella ripresa, il tecnico risponde: "Ho soddisfazione quando si vince. Credo che un allenatore legge la partita e se ha degli uomini che pensa possano cambiarla allora lo si fa. La forza del tecnico però sono i giocatori: la panchina è bella, forte, potente. Oggi dall'inizio Forlan e non Milito, ma voi sapete quanto stimi Milito. Dopo due spezzoni di partita preferivo gettare Forlan subito nella mischia, anche per fargli capire che ormai è recuperato. Diego può fare grandi cose".

Scudetto? "Non lo dico più, ma non per scaramanzia. Io e lo spogliatoio, però, ce l'abbiamo dentro. Non possiamo dimenticarcelo. E' una squadra che vuole, tremendamente vuole. Ora facciamo le vacanze, perché poi dal 7 gennaio si riparte. Il mercato? Io ringrazio i fotografi per il panettone... Il presidente ha sempre fatto degli ottimi regali: lasciamolo lavorare". "Non faccio mai tabelle. Penso a vincere e rispettare tutti gli avversari. Non mi interessa il nome di chi affronto: sono sempre stato così, anche da giocatore. Sono soddisfatto, sì, ce la stiamo mettendo tutta. Lo dicevo anche quando perdevamo, come con Juve, Napoli e Udinese. Mi è dispiaciuto, perché i ragazzi avevano dato tanto e c'era stato qualcosa che ti è girato male, come le sviste arbitrali. Io accetto la sconfitta, ma non la rassegnazione. Ho sempre spronato i ragazzi, perché sapevo che saremmo riusciti a cambiare le cose. Una fine di anno positivo, ma con la mentalità di riprendere da qui".

Nagatomo positivo, in ripresa: "Una mia cura? Non credo. Cerco di infondere tranquillità. Yuto sente il mio appoggio su quello che fa e sono molto soddisfatto per ciò che sta facendo. Per il resto, abbiamo fatto bene anche in altre gare, seppur terminando senza punti". Zarate fuori? "Lui è uno della rosa. Ci sono tanti attaccanti in rosa". Dopo il quarto palo cosa ha pensato? "Io sono positivo e vedevo la squadra che lottava. L'ho detto ai ragazzi anche durante l'intervallo. Non sono tranquillo quando li vedo sfasati, ma la squadra mi ha dimostrato che c'era, anche se abbiamo lasciato qualche opportunità al Lecce. Colpa anche del terreno: si scivola tantissimo e non si riesce ad avere un campo decente". Ranocchia in tribuna? "C'erano già quattro centrali e ho preferito portarmi Cordoba anche in base alle caratteristiche degli attaccanti del Lecce. E poi c'è la legge di chi segna: poi lo mando in tribuna come Castiagnos!".

 

Sezione: FOCUS / Data: Mer 21 dicembre 2011 alle 23:16 / Fonte: dall'inviato al Meazza
Autore: Fabio Costantino
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