HANDANOVIC 5,5 - Capisce subito che non sarà una notte tranquilla. A differenza di venerdì sera contro la Roma deve subito sporcarsi i guantoni sul mancino di Perez, poi non riesce ad opporsi al canterano blaugrana da distanza ravvicinata. Si fa invece trovare pronto sul tentativo di Griezmann, non sul chirurgico mancini di Ansu Fati. 

GODIN 5 - Riassapora il sapore della Liga contro una vecchia e storica rivale e contro l'amico fraterno Griezmann. Gioca alto per stroncare sul nascere l'azione blaugrana, ma anticipando Vidal - e tradito dall'esperienza - serve l'involontario assist che consente a Perez di sbloccare la partita. Errore grave e pesante che ne condiziona in parte la prestazione.

DE VRIJ 5,5 - Quando indovina il tempo esce dalle situazioni complicate con la solita eleganza, non buttando mai via il pallone e trascinando i compagni a fare lo stesso. Non sempre coordinato con Godin, accusa il momento di difficoltà e su un calcio d'angolo perde pericolosamente Lenglet (che cestina il 2-0). Si riprende con il passare dei minuti.

SKRINIAR 6 - Rispetto al match del Camp Nou dalle sue parti non gravita il genio di Messi, ma per non sbagliare approccio ringhia su tutti fin dai primi minuti. Esce sempre con decisione e pulizia nel contrasto, utilizzando le maniere forti solo quando preso in rapidità. È il migliore del terzetto difensivo, ma non chiude su Ansu Fati nel 2-1 Barça.

D'AMBROSIO 6,5 - Le non perfette condizioni fisiche di Candreva portano al suo impiego a tutta fascia, dove carica e spinge. Ha sul destro la prima palla-gol del match ma calcia alto, poi non inquadra la porta di testa dopo un bel taglio. È un fedele soldato di Conte e complessivamente ha un grosso merito: quello di difendere attaccando. (DAL 75' POLITANO 5 - Lanciato in campo per il tutto per tutto, prova ad incidere con la sua freschezza e il classico movimento a rientrare. Dal suo mancino nasce uno dei tanti gol annullati per fuorigioco, ma contribuisce a creare confusione).

VECINO 5 - Pericoloso negli abituali strappi palla al piede (vedi assist non sfruttato da Lukaku), si dedica al lavoro di interdizione e pressing sui portatori di palla di Valverde. Agisce nell'ombra spuntando tra le linee, ma non sempre fa la scelta giusta con la palla tra i piedi.

BROZOVIC 5,5 - Si alterna con i compagni di reparto nel corsa di disturbo, alzandosi a tratti quasi da trequartista per offrire un'alternativa a Lukaku e Lautaro. Fa girare il pallone a intermittenza ostacoloato dalla selva di gambe che gli ronzano intorno e in alcuni momenti di gioco risulta essere fuori tempo in fase di transizione.

BORJA VALERO 5,5 - Il centrocampo è un reparto decimato dagli infortuni e nella notte di San Siro c'è bisogno anche dei suoi straordinari. Pressa con generosità e manda in porta D'Ambrosio dopo pochi giri d'orologio, poi alterna una serie di errori in uscita che fanno rabbrividire San Siro a qualche giocata intelligente. (DAL 76' ESPOSITO 5,5 - Gettato nella mischia nel momento di assedio prova a dare il suo apporto tra i giganti blaugrana. Non riesce ad incidere, ma non è quello che si può pretendere da lui).

BIRAGHI 5 - Deve arginare la velocità di Wague, ma quando varca la metà campo prova a fare male: il suo mancino centrale impegna relativamente Neto e i calci piazzati tagliati non sempre rappresentano una spina nel fianco della difesa di Valverde. Poco tranquillo quando scocca l'ora del cross in corsa. (DAL 69' LAZARO 5 - Si piazza sulla fascia sinistra con l'imperativo di puntare l'uomo e creare superiorità, ma l'approccio alla gara non è dei migliori. Cerca qualche timido cross che non trova destinatari).

LAUTARO 6,5 - Porta più volte all'errore Todibo con il lavoro sporco fatto di tanta corsa e continua ricerca del contatto fisico. Scuote la squadra nel momento del bisogno con una giocata d'alta scuola vanificata da Neto, poi difende magistralmente palla spalle alla porta e la lascia all'amico Lukaku che non esista a schiaffarla in rete. La fame da gol lo porta ad ignorare D'Ambrosio dopo aver lavorato un gran pallone e a segnare in offside.

LUKAKU 6 - Si muove sempre con intelligenza, dando il via alla prima azione offensiva con un brillante tocco in mezzo al campo. Gonfia la rete da posizione irregolare, poi viene stoppato da Lenglet nel secondo assalto personale. Smista il gioco da una parte all'altra del campo indossando le vesti dell'uomo-assist e poi decide di prendersi la scena con la rasoiata di sinistro che vale il pareggio. Ha sulla coscienza il pallone sparato su Neto di potenza in un momento chiave del match.

ALL. CONTE 6 - Alla vigilia aveva chiesto unione e coraggio. La serata parte subito male con il vantaggio del Barça e quello del Dortmund sullo Slavia, poi si raddrizza con il contemporaneo pareggio sui due campi: lui predica sempre e comunque calma. Si gioca tutte le carte a disposizione quando il tempo stringe, ma non riesce a centrare gli ottavi. Strappa comunque gli applausi di San Siro e del pubblico nerazzurro.

BARCELLONA: Neto 6; Wague 6, Todibo 5, Lenglet 5,5, Umtiti 5, Junior Firpo 5,5; Vidal 7, Rakitic 6,5 (dal 63' De Jong 6), Alena 6,5; Griezmann 6 (dal 63' Suarez 6), Perez 7 (dall'85' Ansu Fati 7). All. Valverde 7.

ARBITRO: KUIPERS 5,5 - Arbitra all'inglese, a volte lasciando correre più del necessario come in occasione del fallo di Wague su Biraghi all'altezza del calcio d'angolo o il calcio di punizione non fischiato a Lautaro nella ripresa.
ASSISTENTI: Van Roekel 6 - Zeinstra 6.

Sezione: Pagelle / Data: Mar 10 dicembre 2019 alle 23:07
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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