HANDANOVIC 6 - Si fa trovare pronto sui tentativi di Perotti e Zaniolo nei primi 45', per il resto si limita alla normale amministrazione sulle uscite e sui tentativi imprecisi dei capitolini. 

GODIN 6,5 - Offre costante raddoppio su Perotti, cavandosela egregiamente anche nelle situazioni più scomode. Puntuale quando cerca l'anticipo, infonde sicurezza nel momento del bisogno. 

DE VRIJ 6,5 - Dopo pochi minuti ha un primo assaggio della potenza fisica di Zaniolo, che dà pochi riferimenti e crea qualche problema. Attento ed elegante nelle letture difensive, propone un'impostazione brillante e alternativa alle geometrie di Brozovic negli istanti di apnea. 

SKRINIAR 6,5 - Accusa un piccolo problema al ginocchio in avvio di partita, ma è il primo a rassicurare tutti per continuare la battaglia. Domina sulle palle alte e usa le lunghe leve per stoppare chi gravita dalle sue parti. 

CANDREVA 5 - Spesso e volentieri è costretto al ripiegamento per limitare le iniziative della coppia Kolarov-Perotti. Quando ha la possibilità cerca il solito cross in area, ma col passare del tempo perde lucidità a causa del grande dispendio energetico. Un problema alla schiena lo obbliga a salutare la gara in anticipo. (DAL 47' LAZARO 5 - Attivo nell'uno contro uno, fornisce una nuova dose di freschezza ma non sempre sceglie la giocata tatticamente corretta. Scatenando le urla di Conte e il brusìo di San Siro).

VECINO 5,5 - Dopo una prima fase fatta di pochi palloni toccati e tanto pressing passivo, rialza la testa e recupera un paio di possessi pericolosi macchiati dall'eccessivo altruismo nella scelta nell'ultimo passaggio. Quando si aprono gli spazi aumenta il giro degli inserimenti e diventa pericoloso, chiamando al miracolo Mirante. 

BROZOVIC 5,5 - Gioca nel classico ruolo di vertice basso nonostante la presenza in campo di Borja Valero. Deve ritagliarsi spazio utile per la costruzione dribblando la doppia-marcatura asfissiante di Zaniolo e Pellegrini: non è facile, la manovra nerazzurra ne risente fino a quando non risale - a sprazzi - in cattedra. Spara alle stelle il pesante pallone dell'1-0.

BORJA VALERO 6 - Agisce alla sinistra di Brozovic e non da play puro davanti alla difesa, come successo nella notte di Praga. Le frequenze di passo degli avversari sono superiori, lui prova a controllarle con l'esperienza. Gli basta un tocco per creare un pericolo, da una parte o dall'altra: vedi la svirgolata da brivido e la geniale sponda di petto a servire Lautaro nel primo tempo, oppure l'idea in verticale per Vecino a inizio ripresa. (DAL 72' ASAMOAH 5,5 - Fa un salto nel passato tornando a vestire i panni della mezzala, ma fatica ad entrare nel vivo della gara).

BIRAGHI 5 - Come il collega Candreva, è costretto a macinare chilometri sulla fascia per ripiegare sugli esterni giallorossi. Quando ha campo si spinge in avanti perché dal suo mancino partono sempre traiettorie interessanti, ma in fase difensiva pasticcia ed è impreciso. (DALL'88' D'AMBROSIO SV)

LAUTARO 6,5 - Si abbassa in cerca di palloni giocabili disturbato a turno da Diawara e Mancini, facendo insolitamente scorrere i primi 30' e poi tutto il match senza timbrare il cartellino. Ci prova con il sinistro ma non prende la mira, galleggia tra le linee e lotta su tutti, dando sempre la sensazione di essere pericoloso.

LUKAKU 6 - L'ex compagno di squadra Smalling lo maltratta, costringendolo alle sportellate e all'utilizzo delle maniere forti. Il primo mancino verso la porta è schiaffeggiato da Mirante, poi serve una palla al bacio cestinata da Brozovic. Trova poche praterie per scatenare la sua strapotenza fisica ma esce dal campo con la maglia sudata.

ALL. CONTE 6 - Nella partita a scacchi contro Fonseca gestisce i vari momenti della gara teleguidando i suoi dalla panchina. Soffre quando i giallorossi palleggiano, alza il tasso di cattiveria nella ripresa ma non si spinge oltre il pari. Confermando una buona solidità difensiva che fa ben sperare in vista della visita di martedì sera di Messi e soci. 

ROMA: Mirante 7; Santon 6 (dal 16' Spinazzola 6), Mancini 6,5, Smalling 6,5, Kolarov 6; Veretout 5,5, Diawara 6,5; Mkhitaryan 6,5 (dall'89' Florenzi sv), Pellegrini 5,5, Perotti 5 (dal 67' Dzeko 6); Zaniolo 5,5. All.: Fonseca 6.

ARBITRO: CALVARESE 5 - Si fida della bandierina alzata da Alassio in occasione del fuorigioco inesistente fischiato in avvio di gara a Lautaro, fischia con sicurezza un presunto tocco di mano dell'argentino poi steso al limite da Mancini. Lascia cadere nel silenzio episodi delicati ed utilizza un metro di giudizio confuso per tutto lo scorrere della gara.
ASSISTENTI: Alassio 5 – Ranghetti 6.

Sezione: Pagelle / Data: Ven 06 dicembre 2019 alle 22:53
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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