Dopo Julio Cesar, Beppe Bergomi e il Cuchu Cambiasso, anche Diego Milito entra a far parte della Hall of Fame dell’Inter, quest'anno alla sua terza edizione. "Senza dubbio guardare queste immagini è ancora incredibile e difficile da spiegare a parole. Sono passati tanti anni ma l’emozione continua ancora" ha detto il Principe, dopo aver guardato le immagini su alcuni dei momenti salienti di quella magica Inter, intervenuto in diretta da Buenos Aires con Inter Tv.

Entrare a far parte della Hall of Fame dell’Inter:
"Difficile da spiegare a parole, per me oggi è un giorno speciale. Ascoltavo i nomi di Mazzola, Ronaldo… Entrare in questa Hall of Fame per me è meraviglioso. Ribadisco che è davvero difficile spiegarlo a parole. Per me è un grande orgoglio, ringrazio tutti i tifosi per avermi permesso l’ingresso in questa Hall of Fame e mi emoziono ancora perché essere a fianco a grandissime leggende di questo grande club è incredibile". 

Tu sei "il principe", ma sei diventato re nella notte di Madrid. Oltre la Champions quale trofeo scegli?
"Ogni trofeo è speciale perché non è mai facile vincere e ognuno di questi ha un sapore speciale per me. Al di là della Champions, che è la regina dei trofei, dico lo Scudetto perché è stato molto sofferto fino alla fine. A un punto poteva sfuggire il sogno di vincerlo, a un certo punto la Roma ci aveva sorpassato, siamo arrivati a giocarcelo all’ultima giornata con una sofferenza incredibile. Vincere in campo del Siena a poco dalla fine, quindi dico quello scudetto. È stato difficile vincerlo e per me quello scudetto 2009/10 ha un valore incredibile".

Qual è il tuo gol preferito del tuo periodo della tua carriera nerazzurra?
"Ho avuto la fortuna di fare gol belli e importanti, per l’Inter ma anche per me. Rapidamente direi quelli della finale di Champions, direi più il secondo".

Sei sempre stato decisivo:
“Diciamo che era il mio mestiere in quanto attaccante. Ho avuto la fortuna d esser parte di una squadra magnifica, di giocatori di grande livello e fuoriclasse. È stata questa la mia fortuna: far parte di una squadra che sapeva ciò che voleva, di grandi persone e grandi campioni soprattutto”.

Se dovessi scegliere un compagno preferito?
“È difficile perché quello era un gruppo straordinario, lo siamo ancora perché a distanza di anni continuiamo a sentirci. Siamo ancora uniti anche a distanza e lo eravamo anche prima, ed è così che abbiamo vinto quello che abbiamo vinto, quindi è difficile sceglierne uno".

Su Pandev:
"Grande Goran. Sono contento ed emozionato, è un ragazzo straordinario e un gran campione. Tifo per lui, anche perché sapete che una parte del mio cuore è a Genoa, lo seguo sempre ovviamente. Sono contento per lui, sta facendo bene. È un grandissimo campione, ci ha dato una mano straordinaria arrivando a gennaio in quella stagione incredibile".

Un cimelio da regalare al museo dell’Inter:
"Ho tanti pezzi preziosi che custodisco a casa e nel mio cuore però qui c’è la maglia con la quale ho giocato la Finale, e credo sia un pezzo bellissimo, con i colori nerazzurri bellissimi. Ho pensato di lasciarla al museo dell’Inter perché credo che si possa apprezzare bene lì. Spero che i tifosi la apprezzino, per me ha un significato davvero importante".

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Sezione: Focus / Data: Mar 09 marzo 2021 alle 22:22
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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