Ospite negli studi di Sky Sport 24, Dario Marcolin, collaboratore di Mancini alla guida dell'Inter nella stagione 2007-2008, l'ultima del tecnico chiusa con lo scudetto vinto a Parma, si sofferma sul ritorno in nerazzurro formalizzato quest'oggi: "Quella è stata una stagione importantissima per Roberto Mancini e per l'Inter. I giocatori erano di un livello molto alto, tutti campioni che hanno fatto la storia dell'Inter, tanto è vero che l'anno dopo Mourinho ha tratto i benefici dalla squadra costruita da Mancini. Roberto è stato molto bravo a creare quella squadra, facendo arrivare giocatori importanti, anche dal Real Madrid. Penso a Cambiasso, a Figo, a Vieira e Ibrahimovic dalla Juve, quel target di giocatori che probabilmente riproporrà in questa nuova avventura". 

Si parla delle possibili scelte nella nuova formazione del Mancio, disegnata con un 4-3-1-2: "Se Kovacic può fare il trequartista? Sì, è il giocatore più accreditato perché è bravo a inserirsi alle spalle dei due attaccanti e soprattutto dare una mano a centrocampo. Mancini vuole un giocatore di raccordo e Kovacic ha dimostrato di poterlo fare. Conoscendo la filosofia di Roberto, Hernanes può giocare invece davanti alla difesa, a Mancini piace avere due mediani e il brasiliano può essere quello che detta i tempi di gioco. Medel è più incontrista, ma i due possono alternarsi a seconda della partita. Guarin? Quando cambi allenatore si azzera tutto, lui ora ha una grande occasione da sfruttare dimostrando di poter essere da Inter".

Capitolo difesa: "La linea a quattro è il suo marchio di fabbrica. Vidic scalzato? Secondo me ha un vantaggio, perché a Roberto piace il temperamento di chi passa per il campionato inglese. Sarà anche l'opportunità di Vidic, io vedo più lui che Juan Jesus come centrale di sinistra. Il brasiliano potrebbe fare il terzino anche se adesso Dodò sta andando molto bene. Nell'Inter 2007-2008 c'era un certo Maxwell, più bravo ad attaccare che a difendere. Oggi mi viene in mente più Dodò per il gioco di Mancini. Nagatomo è un jolly per ogni allenatore perché può giocare anche a centrocampo".

Chiusura sulle due punte dei nerazzurri: "In attacco giocherà chi è in più in forma, non ci sono titolari, il dualismo che si forma in allenamento è sviluppato nelle scelte che compie la domenica. Conoscendo il tecnico credo che Osvaldo e Icardi possano essere i due che partirebbero dall'inizio".

Sezione: Focus / Data: Ven 14 novembre 2014 alle 23:36
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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