«Maic ha sempre forzato per il bene dell’Inter. Lo farà di nuovo se necessario, anche se avrebbe bisogno di cure che richiedono più tempo». Così Roberto Calenda alla Gazzetta dello Sport. L'agente del brasiliano (uno dei due, l'altro sembra essere Mario Rosi...) parla chiaro: Maicon non sta benissimo. L'operazione al menisco del ginocchio destro, a inizio anno, l'aveva restituito all'Inter, anche se i fastidi non erano mai scomparsi. Dopo la partita con la Juventus, l'articolazione si era gonfiata a tal punto da non consentirgli di allenarsi con regolarità. L'infiammazione riguarda la zona della 'zampa d'oca', una sezione sottostante al ginocchio in cui s'inseriscono vari tendini (tre). Sotto sforzo, evidentemente non a posto, Maicon ha sbilanciato la corsa, andando a infiammare quei tendini. Da qui lo stop.

Adesso, in questo finale di stagione, Maicon potrebbe rientrare seppur non al meglio, ma dalle parole di Calenda si capisce come questa sia una decisione poco condivisa. Stramaccioni in conferenza aveva detto di non saper nulla riguardo una nuova operazione e infatti, non essendoci al momento problemi articolari, un intervento chirurgico è da escludere. Lo staff nerazzurro sta procedendo con una terapia conservaiva, indirizzata al rinforzo in modo da custodire le debolezze. Ma è chiaro che Maicon tornerà a disposizione solo se integro, così come accaduto per Alvarez, poi in campo 90 minuti e oltre al rientro in campo con il Siena.

Ma resta il nodo rinnovo. «Per ora la società non si è fatta viva - spiega Calenda -. Entro giugno però bisogna decidere. Per ora non stiamo ascoltando altre offerte, ma è chiaro che non ci faremo trovare impreparati. Per gli ottimi rapporti con Moratti, siamo tranquilli e l’Inter è la nostra priorità». Ora, più che altro, bisognerà capire se Maicon è la priorità dell'Inter: 4 milioni netti a stagione pesano non poco sulle casse del club.

Sezione: FOCUS / Data: Lun 16 aprile 2012 alle 10:15
Autore: Alessandro Cavasinni
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