Fa "tanto effetto" a Simone Inzaghi sentir parlare di partita scudetto contro l'Inter. "La classifica dice questo", ha ammesso il tecnico della Lazio nella conferenza stampa della vigilia della sfida in programma domani sera all'Olimpico con i nerazzurri. "Sappiamo che affronteremo un avversario forte e determinato. Ci stiamo preparando al meglio, l'allenamento di oggi mi farà decidere sugli ultimi dubbi. Sarà una partita molto importante ma non decisiva, perché mancheranno altre 14 gare. Certo, vincere ti darebbe una spinta in più. Sappiamo da dove siamo partiti e da dove arriviamo. Abbiamo meritato questa posizione e abbiamo fatto ottime partite. Da tempo giochiamo un ottimo calcio e non abbiamo la pressione di questa posizione".

Conte ha detto che Lazio e Inter sono due outsider per lo scudetto...
"La Juventus è davanti a tutti, è stata la prima anche a fare lo stadio di proprietà. Sta meritando tutto ma Inter e Lazio faranno il massimo per evitare il 9° scudetto di fila".

Sta passando il concetto che la Lazio sia aiutata dagli arbitri.
"Abbiamo meritato quanto ottenuto tutto sul campo. Noi non abbiamo più parlato di arbitri. A novembre siamo usciti dall'Europa League per un rigore non dato contro il Celtic sacrosanto, un fallo netto di mano su un tiro di Immobile. Anche a Napoli, in Coppa Italia, ci sarebbe da recriminare per ore ma non sarebbe giusto. Due anni e mezzo fa sappiamo come abbiamo perso la Champions, per demeriti nostri e fattori non dipendenti da noi. Ma ora non bisogna guardarsi indietro ma pensare soltanto all'Inter".

Cosa ha in più la Lazio rispetto alle altre?
"Juve, Inter, Roma e Milan dovrebbero essere davanti a tutti per il loro fatturato. Ma il calcio è diverso, la carta vale poco e i pronostici vengono ribaltati. Vogliamo rimanere in alto più tempo possibile. Noi possiamo contare sul grande lavoro del ds e del presidente e sui tifosi che ci stanno trascinando. Questo deve essere un punto di partenza, non di arrivo".

Torna a rivivere da allenatore una sfida scudetto, come aveva fatto 20 anni fa da calciatore.
"Le sensazioni sono diverse, qui hai tante preoccupazioni in più. Da giocatore hai meno pensieri. Domani sarà una partita importantissima, da preparare molto bene sotto l'aspetto tecnico-tattico: la differenza però la faranno le motivazioni, che ti fanno dare qualcosa di più".

Il challenge per il Var eliminerebbe ogni polemica?
"Lascerei tutto così com'è. Si è faticato, non lo nego, perché eravamo abituati un altro tipo di calcio. Ora abbiamo accettato il var, che in casi oggettivi è fondamentale, ed è giusto che non cambi adesso".

Domani ci saranno 60 mila spettatori, a Parma erano 4 mila in trasferta.
"È motivo di grande orgoglio, l'ho detto a più riprese. Tornando indietro, da quel Lazio-Empoli, sono cambiate tante cose. Il merito è di tutti: penso ai ragazzi, allo staff tecnico e alla società. Vedere i tifosi così presenti ci dà qualcosa in più".

Che Inter si aspetta?
"Sarà una partita da giocare con lucidità, ci saranno momenti in cui bisognerà fare le scelte giuste. Affrontiamo una squadra organizzata, con un ottimo allenatore e con dei campionissimi in campo. Dovremo sapere bene cosa fare in tutte le fasi di gioco".

La chiave in fase difensiva è limitare i passaggi a Lukaku?
"Dovremo essere molto intensi nella fase di non possesso. Il loro obiettivo è far arrivare la palla alle due punte, noi dovremo essere bravi nelle pressioni per evitare questi passaggi".

A che punto è la maturazione di Jony?
"Sta crescendo, l'avete visto anche domenica. Rispetto a 4 mesi fa è diverso, ha messo dentro tante nozioni rispetto a come vogliamo giocare. Ogni giorno cerca di capire sempre di più in quel ruolo, che in precedenza non aveva mai fatto. Domani mancherà Lulic, abbiamo anche Lukaku che è tornato da una settimana. Non ha minutaggio ancora ma se continua a lavorare così può darci una mano a gara in corso".

Che rapporto ha con Conte?
"Ci conosciamo, c'è grande stima reciproca. È stato bravissimo a vincere subito in Italia dopo aver fatto esperienza. Ha vinto anche in Inghilterra e il suo calcio è conosciuto. È bravo a dare grandi motivazioni, che possono fare la differenza in gare come questa".

Sezione: Focus / Data: Sab 15 febbraio 2020 alle 15:00 / Fonte: TMW
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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