In attesa delle gare di questa sera valide per la quarta giornata di Champions League, il nerazzurro in prestito al Borussia Moenchengladbach Valentino Lazaro si apre ai microfoni di Sport Buzzer, dove parla del cammino europeo del Borussia ma anche inevitabilmente dell'Inter, rivale europea nel girone B.

Il Real ha perso contro il Donetsk ma ha vinto contro l'Inter, e il Borussia ha battuto lo Shakhtar 6-0. Si possono avere idee folli?
"Si può, da bambino si facevano i conti (ride). Oggi invece sappiamo ovviamente che ogni partita ha una sua storia. Lo Shakhtar, ad esempio, si è comportato in modo molto diverso a Madrid che contro di noi. A Madrid hanno contrastato la squadra in modo eccellente, andando all'intervallo persino sopra di tre gol. Noi, invece, abbiamo avuto una buona giornata a Kiev, abbiamo vinto con freddezza e concentrazione. L'avversario può vivere una giornata storta, può capitare a qualsiasi squadra. Ma da ciò dedurre che ora vinceremo al Real con cinque gol... Purtroppo non funziona così".

Il tuo gol contro il Leverkusen è già considerato candidato al gol dell'anno e mette in dubbio l'egemonia di Zlatan Ibrahimovic sul colpo dello scorpione
"Subito dopo la partita contro il Bayer 04 Leverkusen non ho potuto provare alcuna gioia per il gol. La frustrazione per la nostra sconfitta per 4-3 era troppo grande dopo gli ottimi risultati contro Lipsia e Donetsk. Ora, passato un po' di tempo, sono contento del gol segnato. Puoi segnare un gol come questo solo una volta nella tua carriera".

Oltre alla Bundesliga, hai già conosciuto Premier League e Serie A. La Bundesliga è all'altezza?
"Il Bayern Monaco ha appena vinto la Champions League..."

Ma in Europa League, l'ultimo successo risale a 23 anni fa.
"Sì, vero. Ma in Champions League, oltre al Bayern in semifinale c'era anche il Lipsia e non c'erano squadre inglesi, spagnole o italiane. Vedo differenze tra i campionati solo sulla tattica. In Italia, ad esempio, molte squadre giocano con la difesa a tre. Ma questo non ha nulla a che fare con la qualità, è solo una questione di filosofia calcistica. In termini di qualità, la Bundesliga fa parte del grande calcio, in cui ora includo anche la Ligue 1 francese. Sono sicuro che in futuro non saranno solo le solite due o tre squadre, ovvero Bayern Monaco, RB Lipsia e Borussia Dortmund, a strappare qualcosa a livello europeo".

Ad esempio anche il Borussia?
"Perché no? Prima dell'inizio della stagione abbiamo sottolineato che potevamo valutare realisticamente le nostre possibilità, ma che avevamo anche ambizioni legittime. La stagione passata e ora le partite contro Inter, Real o Shakhtar Donetsk hanno dimostrato che abbiamo le qualità per puntare al top in ogni competizione. Tutto è possibile in una buona giornata e di certo non dobbiamo nasconderci".

Hai vissuto personalmente la questione legata al razzismo?
"Io no. Ma ho visto come il mio allora compagno di squadra all'Inter, Romelu Lukaku, è stato insultato con i versi da scimmia dai tifosi avversari durante una partita in trasferta. E Breel Embolo è stato recentemente insultato nel peggior modo possibile su Instagram. Può darsi che i calciatori professionisti siano personalità forti e che alcuni possano sopportare qualcosa del genere. Ma la maggior parte delle persone non può. Nessun episodio razzista dovrebbe rimanere senza risposta, è importante che ci alziamo insieme e ripetutamente lanciamo segnali contro l'esclusione e il razzismo, come ha fatto il Borussia per Breel".

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Sezione: Focus / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 15:10
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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