È Hernanes il primo tesserato nerazzurro a parlare in questo 2015. Il centrocampista brasiliano racconta il suo momento e anticipa i temi della sfida contro la Juventus attraverso una lunga intervista concessa ai microfoni de Il Corriere dello Sport:

Hernanes, come si sente dopo l’infortunio all’adduttore destro? 

“Abbastanza bene. Devo ancora trovare la condizione che avevo, ma quella arriverà allenandomi e giocando”. 

Il suo finale di 2014 è stato molto tormentato con tre problemini muscolari simili. Ha avuto troppa fretta di tornare in campo? 

“Con il senno di poi è facile dire di sì, ma in carriera non ho mai avuto infortuni muscolari importanti, a parte uno nel 2012 a un flessore. Se avessi avuto più esperienza, magari avrei potuto evitare i guai delle ultime settimane. Pensavo che quello contro la Samp non fosse un fastidio serio e non mi sono neppure sottoposto a un controllo strumentale. Invece il problema c’era ed a Parma è tornato fuori”. 

Contro il Psg è stato di nuovo titolare e ha giocato esterno sinistro “alto” nel 4-2-3-1. Le piace questo ruolo? 

“L’ho fatto anche nella Lazio, nel 4-3-3, e se sto bene posso ricoprirlo. Quando sono in forma in attacco credo di poter giocare ovunque. Contro il Psg avere alle spalle uno forte fisicamente come Juan Jesus mi ha dato sicurezza”. 

E se Mancini la piazzasse nella stessa posizione a Torino? 

“Io sono pronto e ho voglia di far bene”. 

Finora ha sfidato la Juventus 11 volte: il suo bilancio complessivo è di 7 sconfitte, 3 pareggi e 1 successo, ma in campionato non ha mai vinto. E’ arrivato il momento di infrangere un tabù? 

“Il giorno della prima vittoria in Serie A con la Juve arriverà perché nella vita esiste la legge dei grandi numeri. Se sarà martedì non lo so, ma di sicuro proveremo a giocarcela. Il risultato è una conseguenza di quello che daremo in campo. Faremo di tutto per raggiungere il risultato che sogniamo”. 

Cosa ricorda della affermazione con i bianconeri in Coppa Italia con la maglia della Lazio nel gennaio 2013? 

“A essere sincero... poco (ride, ndr) perché sull’1-0 per noi presi una testata da un avversario (Marrone, ndr) e svenni. Mi svegliai in ospedale e lì seppi che avevamo conquistato la finale (poi vinta contro la Roma, ndr)”. 

Questa Juventus è battibile? 

“Certo e il Genoa lo ha dimostrato. Quella di Allegri comunque è una formazione matura e forte che ha acquisito autostima, serenità e fiducia passando anche il turno in Champions”. 

Qual è la sua ricetta per mettere in difficoltà Buffon e compagni? 

“Serve una partita tosta e attenta. Se non sei ordinato e corto, non puoi impedire ai bianconeri di ragionare. Voglio vedere un’Inter dura e aggressiva, ma che sappia anche ragionare, che non abbia troppa fretta”. 

Se potesse togliere un giocatore alla Juventus, chi sceglierebbe? 

“A me piacciono le sfide difficili e non amo conquistare qualcosa e sentirmi dire che ci sono riuscito perché tra gli avversari mancava questo o quello. Tevez, Pirlo, Pogba e gli altri campioni hanno tutti una loro importanza nella Juve e sono felice se martedì ci saranno”. 

Come finirà Juventus-Inter? 

“Niente pronostici. Dico solo che finirà bene per noi”. 

Le piace la nuova mentalità che vi sta trasmettendo Mancini? 

“Molto. Lui ci chiede di giocare sempre la palla e di pressare alto, indipendentemente dal nome dall’avversario”. 

Con il Mancio in panchina puntare al terzo posto è più facile anche se questo obiettivo è distante 6 punti e avete tante squadre davanti? 

“Quando ero al San Paolo una volta nel girone di ritorno abbiamo recuperato 11 punti e abbiamo vinto il titolo. Ecco perché dico ‘Tutto è possibile per chi ci crede’. A questa Inter manca poco per fare il salto di qualità e me lo confermano le statistiche di possesso palla e occasioni da gol create. Dobbiamo solo subire qualche rete in meno”. 

E magari avere una maggiore continuità di rendimento... 

“A volte facciamo un bel primo tempo, poi caliamo nella ripresa o viceversa, ma ci stiamo lavorando e a partire dalla prossima gara faremo molto meglio”.

Sezione: Focus / Data: Ven 02 gennaio 2015 alle 08:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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