Un’Inter sempre meno italiana anche a livello dirigenziale e sempre più Bolingbrokecentrica. Anche per questo Erick Thohir, che pure inizia a capire il nostro idioma, difficilmente lo imparerà mai. La notizia filtra ora, ma da qualche giorno Giorgio Ricci non è più il direttore commerciale nerazzurro. La sua carica verrà coperta ad interim proprio dal nuovo Ceo arrivato in estate dal Manchester United. Ricci, tifoso interista da sempre, era arrivato a Milano nel novembre 2012, prendendo il posto di Mario De Vivo alla guida di un settore troppo a lungo trascurato durante la gestione Moratti. Tanto che lo stesso presidente onorario fresco di dimissioni aveva ammesso il rammarico per non aver saputo sfruttare anche a livello di marchio un evento irripetibile come il Triplete 2010. Nessuna rottura traumatica: tra Ricci e l’Inter c’è stata una separazione conòsensuale dovuta anche al fatto che, nella nuova organizzazione di un ramo fondamentale per rimettere a posto i conti nerazzurri, il dirigente piemontese non condivideva alcune strategie.  

Sopravvissuti In attesa – ma non saranno tempi brevi – che venga individuato un nuovo responsabile, il commerciale (già stravolto negli ultimi mesi con profili stranieri) risponderà direttamente a Michael Bolingbroke. Claire Lewis gestirà il marketing, Dan Brown le sponsorizzazioni, James White lo sviluppo del digitale e l’area social. Quest’ultimo, altro ex Red Devils, farà anche da collettore di informazioni e piani per gli altri profili. Nella struttura sopravvivono comunque due italiani. Barbara Biggi continuerà ad occuparsi della gestione delle partnership, mentre Luca Innocenti (tifoso interista doc) da qualche mese lavora sulla biglietteria e sulla fidelizzazione dei tifosi. 

L’addio di Ricci è spiaciuto allo stesso Thohir, che a lui aveva affidato la penetrazione del brand in mercati strategici come Usa e Asia. Insieme al responsabile finanziario Michael Williamson e al d.g. Marco Fassone – che ad alto livello resta l’unico indigeno col d.t. Piero Ausilio –, Ricci e il presidente avevano partecipato alla tournée tra Londra, Hong Kong e Singapore con cui in giugno era arrivato il mega prestito quinquennale da 230 milioni. Quello con cui ET ha liberato le garanzie facenti capo a Moratti e preso davvero il controllo di un club sempre più Internazionale. 

Sezione: Focus / Data: Sab 08 novembre 2014 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print