Anche in una notte dominata per larghissimi tratti, contro un avversario lanciatissimo come la Samp di Giampaolo, arriva la domanda della Gazzetta dello Sport: qual è la vera Inter? "Quella che per un’ora gioca da grande, segnando tre gol e sfiorandone altrettanti, con la consapevolezza di chi è superiore che fin qui apparteneva soltanto a Napoli e Juve? Oppure quella allo sbando e disorganizzata degli ultimi 20’ che rischia di farsi raggiungere e per poco non ci riesce?", si domanda la rosea, con una critica che pare eccessiva verso la squadra di Luciano Spalletti.

"Propendiamo per la prima ipotesi perché, come dice Sacchi, i voti non si danno solo sul risultato - aggiusta il tiro il quotidiano rosa -. Se i pali e le traverse fossero stati appena mezzo centimetro più in là, avremmo usato il pallottoliere. Sul colpo di testa di Icardi il legno trema ancora. Perisic ne prende due. Senza dimenticare che alcuni momenti della manovra sono da applausi. Però lo show finale deve far riflettere Spalletti, anche lui un po’ responsabile con cambi che hanno sicuramente indebolito una struttura solidissima: ripensando a Bologna, Crotone, Benevento, è chiaro che l’Inter non sempre riesce a gestire tutti i 90’. L’impressione è che ci arriverà, in fondo partiva da lontano".

Sezione: Focus / Data: Mer 25 ottobre 2017 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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