"Non sono bastati 11 tiri in porta, 2 pali e 11 corner per scongiurare la festa scudetto della Juve che stasera al Friuli può raccogliere il suo 36° scudetto, 9° consecutivo, se batte l’Udinese". Per la Gazzetta dello Sport, lo 0-0 di ieri sera è una "buona sintesi" della stagione nerazzurra: "Tante belle cose, troppi sprechi, poca cattiveria - si legge -. Ma il bicchiere è più pieno che vuoto. L’aggressività nel pressing, ammirata anche ieri, prima l’Inter non ce le aveva. E neppure linee di gioco così sicure. Conte ha dato all’Inter un’identità riconoscibile e gettato solide basi tattiche. Sotto la sua cura, giovani come Barella e Bastoni hanno fatto un balzo importante nel futuro; Lautaro è diventato ghiottoneria da top club; altri si sono rivalutati (Candreva). E poi i numeri contano. Nelle otto stagioni precedenti il distacco dalla vetta, alla 35a giornata, è oscillato dai 21 ai 36 punti. Mai nel dopo-Triplete l’Inter aveva raccolto tanti punti a quest’altezza della stagione. L’Inter ha segnato 22 gol in più. Il posto in Champions è in cassaforte da tempo, non serve più il tradizionale tuffo sul filo di lana. Insomma, Conte ha già fatto molto. L’Inter è cresciuta nei numeri, nel gioco e negli uomini. La strada è giusta. La Juve festeggia ancora. Ma perfino il Mago Herrera aspettò tre anni".

Sezione: Focus / Data: Gio 23 luglio 2020 alle 08:27 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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