Oggi la Gazzetta dello Sport parla di una sorta di "patto" ad Appiano Gentile tra Inzaghi e la squadra nato dopo il ko con la Lazio. Un patto nato dalla volontà di ritrovare solidità difensiva, anche a costo di limare qualcosa dal punto di vista della bellezza e della voglia di attaccare. E i risultati sono stati immediati: appena due gol incassati tra Sheriff, Juve, Empoli e Udinese, peraltro entrambi da piazzati. E la mente torna a Sassuolo-Inter di un anno fa, quando Conte mise il punto e blindò la retroguardia nerazzurra fino allo scudetto.

"L’equilibrio è un’arte collettiva scoperta grazie alla partecipazione di tutti: già dalla partita contro la Juve i nerazzurri hanno deliberato il cambio e non hanno più pressato troppo in alto - spiega la rosea -. Tradotto: ridotti al minimo i rischi di contropiede, in tutti gli altri scontri diretti non era andata così. Poi la consegna è continuata anche in partite più morbide, contro Empoli ed Udinese, segno di una precisa nuova filosofia. Il gioco sgorga ancora fluido in avanti come a inizio anno, non a caso i gol continuano a piovere copiosi, ma senza che venga mai compromesso l’asse della squadra: l’Inter di Simone andrà pure oltre Conte nella ricerca della bellezza, ma sta ritrovando un equilibrio razionale. È stato ridotto il numero delle uscite garibaldine dei centrali e si avverte maggiore concentrazione nelle marcature preventive: come aveva previsto lo staff, molti meno rischi di inferiorità nella zona calda".

Sezione: Focus / Data: Mar 02 novembre 2021 alle 08:43
Autore: Alessandro Cavasinni
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