"C’è un episodio a fare da spartiacque alla partita: il rigore concesso alla Roma che ha permesso, al 38’ del primo tempo, alla squadra giallorossa di portarsi sul 2-0". Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport, che poi analizza. "In realtà la decisione corretta sarebbe stata una punizione dal limite perché il fallo (netto) di Pereira (ammonito) su Gervinho avviene circa 15/20 centimetri fuori dall’area. L’errore potrebbe essere giustificabile per la velocità dell’azione e la distanza esigua, ma c’è un però: Tagliavento, non nella posizione migliore, fischia e si dirige verso il punto della caduta per dare una punizione. Subito dopo si ferma e indica il dischetto. Come mai? L’arbitro si fida di Guida, giudice di porta appostato proprio sulla linea dell’area e per questo nella situazione ideale per giudicare. Lo fa male, inducendo all’errore Tagliavento. Per il resto il fischietto di Terni dirige bene". Insomma, un abbaglio che poi costa carissimo alla squadra di Mazzarri.

Sezione: Focus / Data: Dom 06 ottobre 2013 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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