Gian Piero Gasperini, ai microfoni del Corriere della Sera, ha rilasciato una lunga intervista. Si parla della credibilità da conquistare nell’ambiente Inter: “So per certo che devo conquistare la credibilità dell’ambiente perciò voglio che si inizi subito . Un mio amico mi ha detto che arrivo all’Inter nel momento in cui vende, ma credo che sia una bella sfida quella di valorizzare il gruppo dei senatori e quello dei giovani”. Sullo scetticismo nei suoi confronti: “In Serie A, a parte Allegri, nessuno ha vinto uno scudetto. Se rapporto le mie credenziali a quelle degli altri, le ritengo importanti”.  Gruppo avanti con gli anni: “Non credo. Un 30enne rispetto a un 20enne, perde velocità, ma non esperienza, resistenza e tecnica. La carriere si è allungata, Zanetti ne è un esempio”.

Poi rivela alcuni retroscena di mercato: “ Sono sincero, non pensavo andasse via Samuel Eto’o, mentre ero in ritiro credevo se ne sarebbe andato Wesley Sneijder. Pensavo a un tridente con Eto’o, Milito, e uno degli esterni di cui tanto si scriveva. Ho pensato di avere un grande attacco. Poi sono arrivati i russi e a certe offerte non si può dire di no”.

Il lavoro col gruppo: “Se vanno via 4 giocatori, questi devono essere sostituiti. Voglio valorizzare i vari Chivu, Samuel, Lucio, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Milito. Con loro anche i giovani i: per me è molto stimolante sentirmi dire dal presidente che bisogna essere competitivi nell’immediato, ma anche che dobbiamo lanciare i giovani, Alvarez, Castaignos, Faraoni, Obi… Ecco la sfida: valorizzare i ragazzi, inserire i campioni che dovessero arrivare, rigenerare quelli che voi dite che sono vecchi. E in più vincere. Pensi che cosa fantastica, se riesce”.

Sezione: FOCUS / Data: Lun 29 agosto 2011 alle 11:40 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alberto Casavecchia
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