"Stanno cambiando i valori delle squadre, si stanno potenziando le nostre rivali. Sarà un campionato molto aperto. Juve, Milan e Inter per tradizione e storia devono avere l’ambizione di provare a vincere. Il Napoli ha speso 75-80 milioni e si è rinforzato con Benitez che è un grandissimo allenatore e ha vinto tutto. La Fiorentina ha legittime ambizioni di primato: non ha solo Gomez ma anche Rossi, che qualcuno forse sottovaluta. La Lazio ha ampliato l’organico ed è tosta, quadrata tatticamente. La Roma, infine, proverà a investire bene i soldi ricavati da Marquinhos: a proposito, complimenti. È stata una grande operazione". Antonio Conte parla così alla Gazzetta dello Sport. Parla di campionato aperto, prima di riservare stoccate pesanti, soprattutto all'Inter. "Sarà il più difficile in assoluto. Finora abbiamo vinto due scudetti rimettendo i conti a posto: un lavoro grandissimo. Presto anche noi potremo spendere. Però è giusto sottolineare certe cose. Da quando ci sono io il gap tra entrate e uscite è stato molto contenuto. L’anno del primo scudetto otto titolari arrivavano da due settimi posti. Vidal fu pagato 9 milioni, la stessa estate Inler fu pagato 18 milioni dal Napoli. Non mi piace sentire fesserie di chi afferma che spendiamo tanto". Si riferisce a qualcuno (Mazzarri, ndr) in particolare che ha parlato di recente? "Mi riferisco a chi dà fiato alle trombe per mettere le mani avanti e coprire i propri fallimenti". 

E’ risolta la crisi tra lei è la società? "Non c’è stata nessuna crisi. Tra me e Andrea Agnelli c’è un rapporto limpido fatto anche di confronti onesti e leali per il bene della Juve. Noi vogliamo crescere, che non significa vincere: l’Inter vinse il Triplete ma non costruì nulla in quella stagione. Io sono sicuro che in questa stagione continueremo a crescere. Stiamo raggiungendo anche un equilibrio economico importante che in futuro ci consentirà di aprire il portafogli: adesso questa disponibilità non c’è, noi continuiamo a spendere meno dei nostri avversari".

Il calendario della Serie A con un avvio in salita e la Supercoppa a Roma sono cose che la fanno arrabbiare? "Da regolamento la Supercoppa avremmo dovuto giocarla in casa, invece la giocheremo in trasferta. Leggo che la Lazio ha molta voglia di vincere: giusto così. È chiaro che sarà favorita". In generale, la Juve è tornata a essere antipatica anche al Palazzo? "Dovrebbe essere simpatica per come gioca e per quello che fa. Due anni fa dimostrammo che non sempre vince il favorito o quello che è più forte per valori tecnici. C’erano il Milan di Ibrahimovic e Thiago Silva, l’Inter che un anno prima aveva fatto il Triplete, il Napoli del trio meraviglia Cavani-Lavezzi-Hamsik. Ma vincemmo noi".

Sezione: Focus / Data: Mer 31 luglio 2013 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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