Rispondendo ai quesiti e ai commenti dei propri follower su Twitter, il giornalista Carlo Festa del Sole 24 Ore (da settimane in prima fila nelle notizie riguardanti la situazione di Suning e la trattativa con Bc Partners) ha fatto un punto sulla situazione del colosso di Nanchino. In primis ha risposto a chi chiedeva lumi riguardo al paragone comparso nel pezzo odierno sul Sole tra il tentativo di Suning di cercare un finanziamento e quanto fatto nel Milan da Yonghong Li. "Hanno poche chance al momento. Da quello che so hanno il veto assoluto a portare soldi dalla Cina. La differenza sta nel fatto che Mr Li non aveva il becco di un quattrino ed era un prestanome mentre Suning ha i soldi, ma è in difficoltà. Il risultato però è lo stesso: provano a trovarne altri a tassi al 10%".

Sempre riguardo a quanto accaduto nel Milan, Festa specifica che "la cifra pagata da Mr Li era ovviamente pompata. Poi il debito su Mr Li era altissimo, non aveva soldi suoi. Il problema dell'Inter invece è il bond: Suning è un grande gruppo in difficoltà, probabilmente passeggere, e sotto la mannaia del governo di Pechino. Mr Li di attività non ne aveva, tranne inventate miniere di nichel. Una differenza ci sta. Diciamo che il Milan è caduto bene, perché almeno Elliott ha un progetto".

Nei giorni scorsi è emersa la notizia di una risposta positiva alla Covisoc sulla possibilità di pagare ogni spettanza fino alla fine della stagione. "Quello che viene detto alla Covisoc è una forma. Ovvio che una soluzione la devono trovare e Suning non ha molto tempo: a febbraio e marzo ci sono delle scadenze e devono decidere, in un verso o nell'altro. La scadenza più importante è quella Uefa: lì rischiano l'immagine. Sulla scadenza dei bond sarei più tranquillo, visto che sono garantiti dai diritti e la Lega sta facendo un buon accordo con Dazn".

Sezione: Focus / Data: Mar 09 febbraio 2021 alle 12:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print