"Sono contento, contentissimo, è un grande onore per me, un orgoglio. Mi ha fatto un enorme piacere essere stato chiamato dalla Società, che mi ha dimostrato quanto ci tiene a me, è stato molto importante", queste le parole con cui Marco Davide Faraoni, ospite di Prima Serata su Inter Channel, commenta la notizia del rinnovo del contratto con l'Inter. "I soldi? Sono onesto - ha poi detto sorridendo -, cerco di non pensarci ma senza dubbio, per una famiglia come la nostra, è una situazione che senza il calcio non sarebbe mai successa nella vita... Ho tanta voglia di fare bene, ancor di più quando penso ai sacrifici che ha fatto per me la mia famiglia: voglio farla stare bene, non voglio che manchi loro niente. Quando sono in difficoltà penso a loro, penso che solo lavorando e facendo bene li posso far vivere tranquilli. Personalmente sono piuttosto riservato come tipo, preferisco fare le cose e non pensarci troppo, giocare e dare il meglio di me, e basta".
Il discorso passa poi al gol segnato sabato scorso contro il Parma, il suo primo in Serie A: "È stato incredibile, qualcosa di mai provato... davanti al pubblico del 'Meazza', incredibile. A uno verrebbe quasi da dire 'sono diventato forte, caspita...', ma no, io no, a queste cose non voglio pensare. Però l'emozione resta, è normale, il primo gol in A... Un gol fortunato ma voluto, cercato. Un gol da fuori area, al volo, quasi da attaccante. Sono stato felice. È stato emozionante, di emozioni così ce ne sono poche. Ho provato una liberazione. Dopo due-tre belle gare avevo avuto paura visto che poi un altro paio di gare le avevo fatte così così, e invece con quel gol mi sono liberato di tutte le preoccupazioni".
"Annamoce piano... Zanetti è Zanetti", ha sorriso Faraoni parlando in romanesco, per poi arrossire. "Io l'erede di Zanetti? Lui è il top, in campo e fuori... Quello che posso però dire è che darò sempre tutto me stesso, in allenamento e in partita. Sarà questo il mio punto forte, non mollare mai".
Durante l'intervista, in collegamento telefonico interviene poi il padre di Davide, Marco, che ringrazia il figlio per le belle parole pronunciate dopo il gol al Parma proprio a proposito dei sacrifici fatti per lui dalla famiglia. Davide, stupito, lo saluta e lo ringrazia ancora, per poi aggiungere: "Mio padre mi aiuta sempre e mi dà tanti consigli, anche quando faccio bene lui comunque sa vedere e capire in cosa posso ancora migliorare. Lui ha giocato a pallone, ne sa. E poi mi dice sempre di rimanere umile, di fare tutto al massimo e non mollare mai. Lo farò, perché il calcio per me è importantissimo. E solo il calcio ti dà queste emozioni".
Un ringraziamento particolare, poi, va ai tifosi nerazzurri: "Grazie, grazie davvero: li voglio ringraziare perché mi stanno dimostrando un grande affetto".
L'affetto dei tifosi ma non solo, c'è anche qualcosa d'altro che è molto importante per un giocatore, come spiega Faraoni: "L'importante è che l'allenatore abbia fiducia in te, ti spieghi e ti faccia migliorare, e con Ranieri accade questo".
"Non ho un idolo ma osservo molto Maicon: guardo lui, i suoi movimenti, è fortissimo - prosegue Faraoni - Sono tutti molto simpatici, mi trovo bene con tutti, è un grande gruppo questo. E poi non ci sono persone che fanno i fenomeni e non parlano con i giovani, sono invece tutti molto disponibili. Con chi mi trovo meglio? Con tutti ma certamente poi c'è qualcuno che frequento di più, come Pazzini, Poli, Castellazzi e Orlandoni. Comunque, ripeto, sono tutti grandi campioni e danno una grande mano ai giovani come me. Come reagiscono i giovani alle critiche o ai complimenti? Dipende dal giovane - risponde Davide -, se è troppo sensibile e ascolta troppo i voti, quello che viene detto, etc., rischia di chiudersi... invece le parole ti devono rimbalzare addosso e non devi guardare in faccia nessuno. Per quanto mi riguarda, cerco sempre di non farmi troppo coinvolgere".
"Non sono agitato ma concentrato sì, il derby è sempre un derby: è una gara importante e c'è da vincerla", parola di Davide Faraoni davanti alle telecamere di Inter Channel, nel corso di Prima Serata, in onda tra qualche minuto sul canale 232 della piattaforma Sky.
"Daremo il massimo, sono sicuro, sputeremo sangue", aggiunge poi con fare caparbio e tenace. Lo stesso che lo accompagna ogni giorno, quando si ferma per qualche lavoro aggiuntivo, di sua spontanea volontà: "A fine allenamento mi metto davanti al muro e faccio esercizio, mi alleno. Mi fermo a provare cross e non solo, mi serve molto".
Ma quali i difetti del giovane Faraoni? "A volte - spiega - mi faccio trasportare troppo dalla palla, senza fare abbastanza attenzione all'avversario. Ma ci sto lavorando. E poi, un'altra cosa che devo sviluppare è il pensare velocemente: si deve imparare ad avere una soluzione ancor prima di avere il pallone tra i piedi".
Infine, un saluto particolare a un ex nerazzurro, Marco Materazzi: "È stato importante, mi ha aiutato a inserirmi, anche scherzando sul mio tifo d'origine, laziale. Ma ora c'è una sola squadra, l'Inter, che mi dà da vivere e io sono pronto a dare tutto per questi colori".
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