In questi giorni gli occhi e le attenzioni dei masssimi vertici internazionali del calcio sono rivolti ad Abu Dhabi, dove si svolge il Mondiale per Club. Normale dunque che i protagonisti dello stesso vengano interpellati spesso. E' il caso di Samuel Eto'o, raggiunto per un'intervista da Fifa.com, botta e risposta ripreso da Inter.it e che noi vi riportiamo:

Eto'o, quanto è impaziente di debuttare nella Coppa del Mondo per Club 2010?

"Pensiamo a questo appuntamento dal giorno in cui abbiamo vinto la finale di Champions League a Madrid. La pressione c'è, ma è una pressione positiva perchè è davvero fantastico disputare delle competizioni di alto livello come il Mondiale per Club. Adesso, bisogna saperlo gestire. Per il momento, va tutto bene, ci alleniamo bene, siamo ben organizzati e non vogliamo altro che scendere in campo".

Questa sarà la sua seconda Coppa del Mondo in sei mesi dopo la Coppa d'Africa dello scorso gennaio. Come affronta questo avvenimento?

"È una prova sempre bella da affrontare, sia con il club che con la nazionale, disputare un Mondiale è un'occasione per scrivere la storia. Io e i miei compagni abbiamo l'opportunità di scriverla per l'Inter e faremo di tutto per farlo. Non dovrà accadere di avere dei rimpianti alla fine di questa competizione".

L'Inter vinse la Coppa Intercontinentale nel 1964 e nel 1965; che cosa rappresenterebbe un terzo titolo mondiale per il club dopo la consacrazione europea?

"È un obiettivo ancora maggiore. Questo club ha una bella storia e ha conquistato numerosi trofei. Ma deve ancora vincere tanto, il numero di trofei non è ancora abbastanza se paragonato alla grandezza di questo club. Attualmente, questo gruppo ha la possibilità di entrare nuovamente in questa storia e di dare ancora di più a questa società".

Questo torneo è anche un'occasione per allontanarvi un po' dalle pressioni che ci sono attualmente in Italia e dalla sua squalifica?

"Non ci pensiamo. Siamo molto calmi, sia per i risultati del club che per la mia situazione personale. Ho preso tre giornate di squalifica perchè ho mancato di rispetto perchè ho mancato di rispetto al regolamento disciplinare di tutti i giocatori, ma sono tranquillo perchè so che non succederà più. A livello collettivo, abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma perchè abbiamo avuto molti infortuni. Adesso va meglio, il gruppo è praticamente tutto a disposizione. Siamo convinti che, se siamo al completo, ritroveremo il nostro miglior livello e dei risultati".

L'Inter della scorsa stagione dava persino l'impressione di essere invincibile. Le sconfitte della prima parte della stagione hanno messo in discussione le vittorie precedenti?

"Non abbiamo mai pensato di essere la squadra più forte del mondo. All'inizio della stagione sapevamo che avremmo dovuto difendere tutto quello che abbiamo vinto nella scorsa stagione, che non è facile. Gli infortuni non ci hanno aiutato e non siamo riusciti a mettere la stessa squadra per due partite di fila. Ci siamo dovuti adattare alle situazioni, ma dobbiamo ricordare che niente è ancora perduto. Siamo dieci punti dietro alla capolista del campionato ma è ancora tutto da giocare. Basta guardare alla scorsa stagione, quando eravamo dieci punti avanti ma abbiamo vinto solo nelle ultime settimane. Come per la Champions League il nostro obiettivo era quello di superare la prima fase e l'abbiamo raggiunto. La competizione adesso entra in una nuova fase e noi cercheremo di migliorare la nostra attenzione. La gente si aspetta grandi cose da noi. Noi lo sappiamo e sappiamo che possiamo raggiungerle".

Siete arrivati secondi nel gruppo e quindi incontrerete una prima classificata. Sei preoccupato per il sorteggio?

"Bisogna avere rispetto per l'avversario che il destino ci accoppierà nel sorteggio, ma uno sportivo non ha il diritto di avere paura. Penso anche che le squadre che hanno passato il turno preliminare da prime debbano avere paura dell'Inter. E l'esperienza gioca a nostro favore. La scorsa stagione, noi non eravamo i favoriti ma abbiamo comunque vinto contro squadre migliori della nostra. Semplicemente perchè ci abbiamo creduto, abbiamo giocato al nostro miglior livello credendo in noi in qualunque momento. È con questo spirito che dobbiamo affrontare il resto delle competizioni che abbiamo di fronte. Si dice che dalle sconfitte si impari molto. Noi abbiamo imparato tanto anche dalle vittorie".

Eto'o ha vinto due Champions League, con il Barcellona e con l'Inter, ma non ha mai disputato la coppa del Mondo per Club con la maglia blaugrana a causa di un infortunio nel 2006 e, a seguire, del trasferimento in nerazzurro nel 2009. Ritornare nell'edizione del 2010, ha un sapore di rivincita?

"Ma avevo già partecipato a questo torneo con il Real Madrid e l'avevo vinto quando ero molto più giovane di adesso! (ndr.: 1998). Sfortunatamente, non ho mai potuto giocarla con il Barcellona, ma non per questo ho uno spirito di rivincita. Sono cosciente della mia opportunità di poter finalmente parteciparvi con l'Inter e sto lavorando per essere al mio miglior livello e dare il meglio di me stesso. Spero davvero che l'aiuto che darò ai miei compagni ci permetterà dicoronare le vittorie che noi tutti sogniamo, innanzitutto la semifinale, poi la finale".

Nella semifinale affronterete i sudcoreani del Seongnam Ilhwa. Come avete preparato questa partita?

"Sappiamo che non sarà facile, soprattutto perchè giochiamo nella condizione di squadra favorita alla vittoria. Rispettiamo le qualità dei nostri avversari e il loro percorso. Fino ad adesso, abbiamo imparato a conoscerli. Ma, indipendentemente da quelli che sono i nostri avversari, noi dobbiamo concentrarci soprattutto su noi stessi. Se noi mostriamo il nostro aspetto migliore, sarà difficile batterci".

In quanto camerunese, segue con un'attenzione particolare il cammino degli africani del Mazembe?

"Si, ho seguito il loro percorso quando sono arrivato ad Abu Dhabi. La loro partita non era finita e, con i miei compagni africani, abbiamo fatto il tifo per loro sperando che vincessero e mi ha fatto un piacere enorme il fatto che abbiano vinto il match. Rappresentano con fierezza il nostro continente e li faccio i complimenti per il loro cammino. Spero raggiungano la finale, ma se l'Inter dovesse affrontarli in occasione di quell'appuntamento allora diventeranno un avversario come tutti gli altri".

A chi darebbe il Pallone d'Oro tra Sneijder, Xavi o Iniesta?

"Tutti e tre i giocatori meritano questo trofeo allo stesso modo, per questo motivo quest'anno bisognerebbe fare un'eccezione al regolamento e assegnarne tre...(ndr.: sorride)".

E che cosa ci dice del Pallone d'Oro africano? Tra i candidati c'è anche Samuel Eto'o..

"Io continuo a lavorare, soprattutto cercando di fare meglio anno dopo anno. Non mi accontento e cerco sempre di migliorare. Se dovessi vincere quest'anno, avrebbe lo stesso valore dei tre precedenti (2003, 2004, 2005), ma con un gusto speciale: più mi avvicino alla fine della mia carriera e più il valore del titolo aumenta. Con il passare degli anni, lavoro per restare al più alto livello, ma mi domando se sarà ancora possibile alzare questo tipo di trofeo. La mia motivazione nasce dalla voglia di vincere ancora. Tra qualche anno, quando non avrò la possibilità di entrare in campo e dirmi 'oggi ho voglia di vincere', tutto ciò mi mancherà. A quel punto, non avrò che i miei ricordi e più ne avrò, più ne potrò raccontare ai miei figli. Per esempio, un giorno potrei dire loro: 'nel 2010, ero ad Abu Dhabi con l'Inter e abbiamo vinto la Coppa del Mondo per club...' ".

Sezione: FOCUS / Data: Lun 13 dicembre 2010 alle 09:51 / Fonte: Fifa.com
Autore: Redazione FcInterNews
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