Tutti contro tutti, adesso anche sul mercato. E senza esclusione di colpi. La rottura diplomatica tra Milan e Juve autorizza adesso dispetti e intromissioni nelle future trattative, un po' come accaduto a gennaio tra Milan e Inter su Tevez. In quel caso, Galliani non gradì la manovra (di disturbo) nerazzurra, un ingresso in campo a carte scoperte, che impedì poi l'arrivo dell'argentino alle condizioni inizialmente pensate in via Turati. Non che tra questi tre grandi club ci sia (o ci sia stato) chissà quale tipo di patto, ma per esempio -restando a Tevez- bastò una telefonata tra Galliani e Agnelli per evitare incroci pericolosi: era infatti stata mandata una mail con tanto di offerta da Torino a Kia Joorabchian, proprio il giorno stesso in cui l'agente di Carlitos avrebbe dovuto incontrare invece il Milan. Ma dopo il contatto tra le due società, la Juve decise di non approfondire, per rispetto ad una trattativa già in corso. Galliani apprezzò molto, adesso dubito che una situazione del genere possa ripetersi, anzi. Mi aspetto infatti una sfida dopo l'altra su obiettivi che diventeranno all'improvviso comuni, con un mercato sempre più infuocato, ma almeno senza errori arbitrali. In sintesi, ci divertiremo.

L'Inter, intanto, deve pensare più al presente che al futuro: Ranieri resta, per ora, ed è la soluzione più sensata. Non può essere sempre colpa degli allenatori se la squadra in campo si trascina, scegliere la soluzione interna vorrebbe dire affidarsi alla disperazione, urge invece un ricambio generazionale in campo. E soprattutto investimenti importanti di Moratti per rifondare il gruppo. Perché sbagli ne sono stati sicuramente commessi da chi ha gestito l'ultima campagna-acquisti, ma l'input -va detto per chiarezza- era quello di vendere il più possibile (anche Sneijder) e prendere giocatori giovani, dall'ingaggio contenuto (sotto i due milioni). Cambieranno adesso le strategi ? Se resteranno quelle di un ridimensionamento generale, allora diventerà davvero difficile avvicinare all'Inter allenatori come Guardiola e Capello. Gente che vuole vincere subito, servirebbero quindi acquisti di valore assoluto. Più facile allora pensare a profili più giovani, a candidature come Villas Boas che dovrà dimenticare i problemi avuti al Chelsea o Montella che stupisce a Catania. Sempre che Moratti non scelga chi conosce bene l'ambiente come Mihajlovic o il campionato come Mazzarri, Napoli permettendo. Sul mercato, attenzione alle tentazioni olandesi per il centrocampo.

L'Inter da tempo segue Strootman e Wijnaldum del Psv, il monitoraggio continuerà anche questa sera a Wembley nella gara contro l'Inghilterra. Nell'occasione, un'occhiata verrà data anche a De Jong, in scadenza nel 2013 col Manchester City, può diventare un'opportunità interessante. E' sempre calciomercato, lo sanno bene Genoa e Udinese, mai in letargo. Dopo Von Bergen e Tozser, i rossoblù hanno preso il terzo giocatore libero a giugno: è un centrocampista portoghese, si chiama Diogo Rosado, l'ha voluto Matteo Preziosi, uno dei figli del presidente, su segnalazione dell'ex genoano Mamede. Classe 91, si è svincolato dallo Sporting Lisbona e finirà la stagione nel Feirense, serie B portoghese. L'Udinese, invece, ha visionato con attenzione Sebastien Corchia, esterno francese dell'Under 21, avversario della nostra Italia di Ferrara. Gioca nel Sochaux, lo ha trattato (invano) anche il Bayern Monaco in passato, adesso può riprovarci l'Udinese. Ed è già una garanzia.

Sezione: FOCUS / Data: Mer 29 febbraio 2012 alle 00:11 / Fonte: di Gianluca Di Marzio per TMW
Autore: Fabrizio Romano
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