Diego Della Valle, patron della Fiorentina, ha risposto al nostro presidente Massimo Moratti con una lettera che raccogliamo da Gazzetta.it. Una lettera durissima nei confronti del numero uno nerazzurro che ci limitiamo a riportare per dovere d'informazione senza commentare il contenuto del comunicato ma senza condividerne neanche minimamente i contenuti: "Dopo la mia proposta del tavolo del chiarimento e della pacificazione, Moratti insiste nel fuggire dalle proprie responsabilità, continuando invece a nascondersi dietro battute offensive e inopportune, rilasciate agli angoli di una strada o al tavolo di un bar al mare. Dal mio punto di vista il suo è un comportamento offensivo per chi è stato vittima di una situazione assurda, non chiara, e che dovrà essere (e mi auguro sarà) ben analizzata, senza preconcetti per quanto riguarda quello che la Fiorentina ha dovuto subire. Il suo comportamento è altrettanto inopportuno in quanto Moratti stesso è stato considerato colpevole di un comportamento scorretto, sportivamente parlando, ed avrebbe dovuto essere giudicato per questo, se non fosse sopraggiunta una prescrizione arrivata con la precisione di un cronometro.

Questi sono i fatti che nessun atteggiamento sprezzante e supponente può cancellare, queste sono ombre, o più che ombre macigni che Moratti ha sopra la sua reputazione personale. Per chiarire anche la sua posizione, l’unico modo serio e civile da parte di Moratti può essere solo quello di accettare un confronto leale, nel quale potrà spiegare dal suo punto di vista cosa è successo prima e durante lo scandalo del calcio, qual è stato il suo ruolo, il suo comportamento personale, senza nascondersi dietro persone per bene che non ci sono più e tanto meno senza nascondersi dietro i propri tifosi, che in questa faccenda non c’entrano nulla e nulla hanno fatto di male. Pertanto gli rinnovo l’invito a sedersi al tavolo del chiarimento prima che inizi il campionato, in modo che si possa tentare di mandare allo stadio i tifosi, tutti i tifosi, con uno stato d’animo più sereno, cosa ancora più indispensabile in un momento così difficile e socialmente incerto. Per fare questo non servono battute estemporanee, ma serve solo senso del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, rispetto delle persone e dei valori e un po’ di coraggio".

Sezione: FOCUS / Data: Mer 17 agosto 2011 alle 19:46
Autore: Fabrizio Romano
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