Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha parlato, in occasione della trasmissione 'Dribbling' di Rai 2, in merito all’emergenza coronavirus e alle conseguenze sul campionato e sul calcio italiano in generale.

Presidente Gravina, quanto è stato forte il rischio mercoledì scorso che saltasse il banco e che addirittura la Serie A potesse fermarsi?
“Direi che si è trattato di un rischio molto basso, legato per lo più a un momento di confronto piuttosto acceso, ma non avrei mai permesso un blocco di questo tipo”.

Dopo 5 ore di discussioni infuocate i vertici della Lega si sono recati nella sede della Federcalcio per trovare una soluzione. Su quale aspetto ha puntato in modo da far raggiungere un accordo?
“Ho puntato principalmente su quella che è l’esigenza generale del calcio italiano e dei nostri tifosi anzitutto, senza dimenticare poi l’aspetto economico legato alle esigenze delle varie società di Serie A”.

È stato fondamentale soprattutto spingere per le porte chiuse. Senza questo tipo di intervento da parte della Federcalcio forse non si sarebbe raggiunto un accordo e il famoso banco sarebbe saltato.
“Abbiamo cercato, raccogliendo l’invito del ministro Spadafora, di andare incontro alle esigenze degli italiani, nella speranza che tutti possano seguire i vari eventi calcistici e sportivi in generale da casa. Non c’è dubbio tuttavia che l’evento a porte chiuse sia una soluzione di passaggio”.

Ma è possibile che i nostri presidenti continuino a discutere di interessi personali, mettendo da parte il bene comune?
“Si tratta senz’altro di un grave errore, in quanto danneggia anzitutto l’immagine del calcio italiano, poi anche i loro interessi. La tutela del proprio orticello, del resto, non è altro che la morte lenta del nostro sistema sportivo più in generale”.

La Federcalcio naturalmente non si occupa soltanto del calcio professionistico, ma anche dei dilettanti e dei settori giovanili. Quali sono state le misure adottate?
“Tutti i campionati e l’attività del nostro settore giovanile e scolastico è stato momentaneamente sospeso”.

Perché vengono sospesi i campionati giovanili e dilettantistici e non anche quelli dei professionisti. Non è comunque a rischio anche la tutela dei giocatori professionisti?
“La tutela sta proprio nella consistenza numerica. Un discorso é controllare pochissime gare con un numero limitato di soggetti coinvolti rispetto che a centinaia di migliaia di giocatori coinvolti nel settore dilettantistico”.

Hanno fatto molto discutere le parole del presidente dell’Inter Zhang che ha definito il presidente di Lega Dal Pino uno scuro pagliaccio.
“Non condivido assolutamente le sue parole. L’espressione è da condannare sia nelle parole che nel metodo e nella sostanza”.

Il presidente della Juventus Agnelli insiste invece su una Champions League che prescinda dai risultati sportivi per i club che hanno meno tradizione europea. La Federcalcio può accettare una soluzione del genere?
“La Federazione non può accettare un’ipotesi del genere, così come non lo possono accettare i principi sui quali si fonda il valore della competizione sportiva. Io stesso sono stato protagonista di una favola calcistica che ha reso possibile, grazie al valore sportivo, come dimostra oggi l’Atalanta in ambito internazionale, e rappresenta un modello che genererà sicuramente una delle più belle storie del calcio italiano e anche di quello internazionale”.

La favola cui ha fatto riferimento è naturalmente quella del Castel Di Sangro di cui lei è stato presidente. Se si dovesse verificare, cosa ovviamente non auspicabile, un caso di coronavirus per un calciatore di Serie A, che cosa succederebbe?
“Dobbiamo essere realisti, c’è la concreta possibilità che un qualcosa del genere accada. Adotteremo in quelle circostanze tutte le misure necessarie in modo da garantire in primis la tutela dei nostri atleti, per capire poi quali soluzioni adottare in ambito sportivo”.

Prendete in esame eventualmente l’ipotesi di sospendere il campionato?
“Non possiamo escludere nulla, né tantomeno azzardare ipotesi che oggi ancora non riusciamo a prevedere”.

Stefano Carnevale Schianca 

Sezione: Focus / Data: Sab 07 marzo 2020 alle 14:54
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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