Un assenza lunga 45 giorni quella di Samir Handanovic, che in un momento in cui le porte degli stadi saranno chiuse al pubblico dovrà chiudere ermeticamente un'altra porta, la sua. Sbarrare ogni via d'entrata contro un avversario che chiamarlo ostico sembra quasi un eufemismo, perché domenica il capitano interista è chiamato alla missione più importante, difendere con le unghie la porta ma soprattutto la corsa allo scudetto, complicatasi dopo la caduta a Roma in una partita alla quale è stato esclusivamente spettatore. Ben sette i clean sheet dell'Inter quest'anno in Serie A con Handanovic tra i pali e riuscire a non prendere gol allo Stadium sarebbe un'impresa non da poco. Il numero uno dell'Inter in carriera vanta 30 rigori parati, uno in meno a Gianluca Pagliuca, un altro interista che di Juventus-Inter ne ha vissuti pure parecchi. Per l'occasione l'ex estremo difensore interista è stato intervistato dal Corriere della Sera: "Il rientro di Handanovic per l’Inter è fondamentale. Certo stare un mese e mezzo fuori può dare a ogni portiere qualche problema. Avrà bisogno di un attimo di tempo per riprendere le misure sui cross e sulle uscite, una questione di millisecondi. Però è chiaro che l’occhio ci metterà un pochino a riabituarsi alle distanze. Da anni Handanovic è un punto di riferimento per l’Inter. In partite fondamentali come quella con la Juventus un conto è avere il portiere di riserva, un altro il titolare, peraltro capitano della squadra. Il livello di sicurezza cambia e non poco. Poi ci sarà una differenza tra il primo e il secondo o no? Facile dire il portiere tanto deve solo parare, non è così. La gestione del reparto, delle distanze, dei momenti, è decisiva e il portiere è un ruolo cruciale e molto delicato".

L'assenza di Handanovic si è fatta sentire, soprattutto perché il sostituto Padelli era rimasto ai box per tanto, troppo tempo per non concedergli qualche inevitabile sbavatura. Sbavature che però hanno dato un peso non indifferente ai risultati, a Roma contro la Lazio, ma anche con il Napoli in coppa e con il Milan nell'iniziale svantaggio: "C’è un livello pratico, di bravura diciamo, che è indiscutibile. Ancora più importante però è il piano psicologico, avere tra i pali il capitano dà indubbiamente fiducia al resto della squadra, la sua assenza toglie certezze". 

All'andata l'Inter contro i bianconeri aveva rimediato il primo ko stagionale in campionato, l'unico fino a quello contro la Lazio. Domenica l'Inter, con l'aggravante di essere fuori casa ma senza pubblico, si gioca una carta fondamentale del suo imminente futuro: "Le due squadre arrivano alla pari. Se ci fosse stato il pubblico avrei dato un piccolo vantaggio, diciamo il 55%, alla Juventus, ma con le porte chiuse è tutto azzerato. Handanovic è un punto a favore per l’Inter". 

Sezione: Focus / Data: Ven 06 marzo 2020 alle 22:44
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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