Dopo la versione dettata dalla Gazzetta dello Sport, anche il Corriere dello Sport analizza nel dettaglio la lunga conference call di ieri tenutasi ieri tra la dirigenza nerazzurra e Marina Granovskaia per chiudere l'affare Romelu Lukaku. Affare però non ancora chiuso, ma "indirizzato bene" come si legge tra le righe del quotidiano romano, nonostante la differenza tra domanda e offerta sia ancora di 10 milioni, ridotta rispetto ai giorni precedenti ma pur sempre distanza. Le parti "si sono lasciate senza una seconda offerta ufficiale. La Granovskaia ha capito che proporre via Pec 110 milioni avrebbe solo irrigidito l'Inter", non intenzionata a cedere alle lusinghe della manager russa. Sebbene la volontà di accelerare i tempi per poter poi puntare al sostituto di Big Rom, da parte di Ausilio e Marotta infatti non c'è alcuna fretta di concludere immediatamente. Difficile, secondo il quotidiano romano che l'attaccante farà in tempo ad unirsi alla squadra di Tuchel in tempo per la finale di Supercoppa Europea di mercoledì contro il Villarreal.



Tra i 11o offerti e i 120 richiesti, il "punto d'incontro potrebbe essere quota 115 milioni, cash e senza bonus". Ma non è finita perché "trovata l'intesa, ci sarà da chiudere le pendenze con Lukaku relative al passato e non va affatto escluso che il ragazzo di Anversa sia spinto, per arrivare alle firme sui contratti, a rinunciare ad alcune delle sue spettanze della scorsa stagione" come il premio scudetto e/o a qualche mensilità. L'idea è quella di ricavare altri 5 milioni per arrivare a quota 120. Se poi fossero 4, in viale della Liberazione sarebbero contenti comunque. Di certo, viste le modalità con le quali Lukaku ha rotto dopo aver assicurato per settimane la sua permanenza, l'argomento degli 'arretrati' sarà affrontato con decisione".










Sezione: Focus / Data: Sab 07 agosto 2021 alle 08:43
Autore: Egle Patanè
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