A metà luglio, come noto, l'Inter ha trovato un accordo con la Uefa che permetterà a Luciano Spalletti di non doversi basare esclusivamente sul valore complessivo della lista di Europa League 2016/17, già di per sé piuttosto basso essendo, all'epoca un'Inter in ricostruzione e pesantemente soggetta al settlement agreement. Quella lista era figlia dell'altra presentata nella stagione 2014/15, l'ultima prima dell'accordo con la UEFA, e costringeva a rimanere fuori giocatori come Geoffrey Kondogbia, Gabriel Barbosa, Stevan Jovetic e Joao Mario, acquisti importanti avvenuti successivamente.

Alla luce delle evidenti difficoltà a mantenere quel valore complessivo, la massima istituzione calcistica europea ha permesso ai nerazzurri di considerare, nella scelta dei 22 elementi da presentare durante la prossima Champions League, non solo i milioni provenienti dai giocatori iscritti alla lista 2016/17 (Jeison Murillo, Eder, Ever Banega, Gary Medel...), ma anche quelli arrivati da chi in quella lista non c’era ed è stato successivamente ceduto. Il tutto, considerando il valore della cessione, da cui si esclude quello dell'ammortamento a bilancio in quel preciso momento. A prescindere da eventuali nuovi arrivi, comunque, Spalletti sarà comunque costretto a stilare una lista lasciando fuori qualcuno, perché l'accordo con la UEFA non permette totale libertà alla società nerazzurra nella compilazione della lista.

Più margine di manovra, senza dubbio (il punto di partenza 2014/15 è impossibile da rispettare per una squadra che nel frattempo è cresciuta anche nelle ambizioni), ma non il classico 'liberi tutti'.

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Sezione: Copertina / Data: Gio 09 agosto 2018 alle 12:07
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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