Intervistato dal Mundo Deportivo, Claudio Borghi, ex c.t. del Cile, ha parlato delle voci di mercato che riguardano Lautaro e dei suoi pupilli Vidal e Sanchez

Si parte da Re Artù, pallino di Conte.
"La situazione di Vidal al Barcellona è molto strana, quando ha giocato ha sempre fatto bene. Lui è uno nato per essere titolare e non fare la riserva. Forse in Catalogna paga il fatto di non avere un ruolo definito, e per questo motivo l'allenatore (Setien, ndr) lo ha definito 'disordinato'. Per questo motivo, evidentemente, non gioca tanto".

Possibile che il Barça se ne privi?
"Credo che i blaugrana siano talmente smaniosi di arrivare a Lautaro Martinez che inserirebbero volentieri Vidal nell'affare. Penso preferiscano prendere un possibile titolare e dare via uno che di fatto non lo è. Personalmente, conoscendo Arturo, uno così non lo cederei mai. Agli inizi, lui era un difensore e secondo me potrebbe tornare a farlo, allungandosi la carriera. Ripeto: lui è un grande giocatore, ma a volte paga il fatto di non essere specialista in un solo ruolo. Lui come Mascherano? Il più grande esempio è Lothar Matthäus, che passò da numero 10 a libero". 

Cosa consiglieresti a Vidal?
"Nessun giocatore cileno ha mai vinto la Champions League, e per lui sicuramente sarebbe più facile farlo a Barcellona che non all'Inter. Milano è bella ma, fossi in lui, resterei in Catalogna. Però ha 33 anni e se non è più a suo agio, giusto che faccia una scelta". 

Su Lautaro.
"Ciò che sta facendo, tanto nel club quanto in nazionale, è davvero molto importante. Avevo dei dubbi sul trasferimento all'Inter, perché è notoriamente una squadra non devota all'attacco, ma più di grinta e di forza. L'avrei visto meglio alla Juve. Ma la verità è che anche in nerazzurro sta facendo grandi cose, complice pure l'aiuto di Lukaku. Va detto che che essere al livello Barça è durissima: anche Griezmann sta faticando molto".

Messi potrebbe aiutarlo a inserirsi.
"Non ho mai sentito di Messi contrario all'arrivo di qualcuno. Da quello che so, ha spinto anche per la permanenza di Vidal. Oggi al Barça c'è bisogno di un centravanti visti i problemi di Suarez e penso che Lautaro sarebbe perfetto: lui non è uno che sa solo segnare, ma è anche tecnico e bravo nello stretto".

Non è sempre facile adattarsi allo stile di gioco del Barça. Ne sa qualcosa anche Alexis Sánchez che conosci molto bene. 
"Oltre a Vidal, qui in Cile si parla solo di Sanchez. Ogni giorno viene accostato a un club differente. Prima di andare al Barcellona, mi chiese cosa ne pensassi e io gli chiesi: 'Vuoi vincere titoli o giocare?'. Lui rispose che avrebbe voluto vincere e, in questo senso, il Barça è l'ideale. Ma lui è un giocatore fisico, anche da corpo a corpo, che si esalta negli spazi ampi e fa più fatica in quelli stretti. In ogni caso, in Catalogna fece bene. Ma il sistema non era adatto a lui e in questi casi spetta all'allenatore prendere una scelta: adeguare il sistema al singolo oppure convincere il singolo ad adeguarsi al sistema. Il problema è capire se in un club come il Barça ci sia il tempo di fare l'una o l'altra cosa". 

Sezione: Focus / Data: Ven 22 maggio 2020 alle 12:00 / Fonte: Mundo Deportivo
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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