"Sarà uno dei derby più incerti della storia". Ne è convinto Beppe Bergomi, che sulla Gazzetta dello Sport analizza il Milan-Inter ormai alle porte. "L’esperienza mi ha insegnato che molte volte il derby lo ha vinto chi aveva più fame dell’avversario nonostante valori tecnici inferiori. Pioli non deve finire sul terreno di gioco del Milan di Vincenzo Montella - avverte l'ex capitano nerazzurro -. I rossoneri spesso hanno atteso l’avversario per poi ripartire. L’Inter non penso che aspetterà, non è nella sua natura. I nerazzurri sono stati costruiti per fare la partita, ma dovranno essere bravi a stare attenti sulle coperture preventive, sulle seconde palle, sull’organizzazione difensiva. Montella è un bravo stratega, ma il suo Milan è andato in difficoltà quando ha dovuto fare la partita - come contro Sassuolo e Udinese -, in quelle occasioni in cui mancano gli spazi. È capitato che si esponesse a contropiedi avversari e lì l’Inter dovrà farsi trovare pronta. L’uomo su cui i nerazzurri dovranno riporre grande attenzione è Niang, colui che ha le caratteristiche per «strappare» la giocata, dare un cambio di velocità rapido, in poco spazio. Pioli, come dicevo, non avrà molto tempo per preparare la partita. Ed è proprio per questo che non mi aspetto grandi stravolgimenti tattici. La base per partire sarà più o meno quella vista finora. In questo momento il nuovo allenatore deve puntare sulle certezze. Io però, alla luce anche delle partite con la nazionale, non rinuncerei a Brozovic. È ormai recuperato mentalmente e fisicamente sta bene. Bisogna sfruttare quei giocatori che hanno qualità ed esperienza. E Pioli dovrà anche esser bravo a motivare tutti coloro che non giocheranno dall’inizio perché sarà inevitabile lasciare qualche «nome» in panchina".

Sezione: Focus / Data: Ven 18 novembre 2016 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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