Piero Ausilio, nuovo Direttore Sportivo dell’Inter, racconta la sua nomina ai microfoni di Roberto Monzani: “Questo nuovo incarico mi da orgoglio e mi porta ad essere più vicino alla prima squadra, ma sono già 5 o 6 anni che lavoro al fianco di Branca, quindi non ho risentito grandi cambiamenti a livello personale. Lavorando soprattutto nel settore giovanile ho contribuito ad un progetto iniziato qualche anno fa che ci ha già portato a grandi soddisfazioni. Mi sento una grande responsabilità ma cercherò di fare del mio meglio anche se comunque rimane sempre un lavoro di equipe: ci si incontra, si discute e si decide tutti insieme”.

Soffermando di più l’attenzione sul settore giovanile Ausilio spiega: “Siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi, già 12 giocatori che l’anno scorso facevano parte della Primavera quest’anno hanno esordito in Italia nei vari campionati. Abbiamo prodotti del settore giovanile a lungo termine come Santon ma anche quella acquistati come Faraoni, che fa già parte dell’Under 19, oppure altri che sono costantemente controllati come Viviano e Ranocchia.”

Riguardo a operazioni di mercato viene fatto notare al Direttore Sportivo come spesso i giovani vengano utilizzati anche in queste circostanze e infatti conferma: “Per esempio nell’operazione Thiago Motta - Milito è stata fondamentale prima la cessione di alcuni giovani come Destro o Siligardi. Sarebbe bello formare giocatori che possano rimanere sempre all’Inter ma è impensabile: anche in questo modo comunque tutti collaboriamo a creare uomini da Serie A come Bonucci, che ora è un giocatore della Juventus e di cui ho un bellissimo ricordo, oppure Balotelli.” Ausilio è stato uno dei primi a scoprire il talento di SuperMario: “Ora Balotelli rappresenta il passato, un buonissimo passato: ho dei bei ricordi personali che mi legano a lui. Se dovesse andare al Milan non mi sorprenderei: nel calcio di oggi tutto va velocemente.” Parlando invece di un altro giovane eccezionale, Santon, Ausilio è fiducioso: “Stare lontano dal campo tanto tempo a causa dell’infortunio non l’ha aiutato. Fa fatica anche chi ha esperienza a ritrovare una buona condizione. Lui è molto giovane ma è già un giocatore importante per l’Inter e la Nazionale per cui sono sicuro che si ritroverà”.

Sul rapporto con il tecnico Benitez, poi, afferma: “Nessuna difficoltà, mi ha permesso di lavorare con lui nella più totale serenità. Ci siamo trovati bene anche perché il suo passato da manager agevola le cose.” Infine rilascia alcune considerazioni sul Mondiale per Club e il Campionato: “La competizione che stiamo per giocare è molto sentita: questo sarà un Natale particolare perché ci giochiamo molto. I giocatori e l’allenatore sono molto concentrati e tutti noi dell’ambiente ci teniamo a fare bene. Per quanto riguarda il campionato non dobbiamo preoccuparci del vantaggio del Milan, dobbiamo provare a giocare sempre bene e a vincere, perché come ha detto il Presidente è nel dna di questa squadra.”

Sezione: FOCUS / Data: Ven 03 dicembre 2010 alle 08:30 / Fonte: Inter Channel
Autore: Barbara Pirovano
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