Intervenuto a GR Parlamento, durante la trasmissione 'La politca nel pallone', Giancarlo Abete è tornato a parlare dello Scudetto 2006 e della diatriba in corso tra Juventus e Inter, con la prima protagonista assoluta e la seconda tirata in ballo controvoglia. "La Juve e i 29 scudetti? Un po' di disagio ci può essere, ma sappiamo anche come tante volte la comunicazione travalichi la dimensione dell'oggettività", raccoglie il sito della Gazzetta. "Tutti noi che siamo nel mondo del calcio sappiamo che fanno fede i risultati conseguiti sul campo e che possono essere modificati dalla giustizia sportiva. Sappiamo quali sono gli scudetti vinti dalle società. È iniziato il campionato, ora diamo spazio a questo dopo un'estate impegnativa. L'importante è che i rapporti fra le società e le tifoserie siano di qualità. Anche nelle parole di Agnelli colgo uno spirito propositivo nei confronti dell'Inter. La Figc dal suo canto continuerà a svolgere il suo ruolo che non è di giustizia e non può invadere aree che non sono di sua competenza e resterà garante della terzietà di tutti quelli che operano e hanno responsabilità nel mondo della giustizia sportiva e nel mondo arbitrale".


Poi, come già fatto ieri, Abete ha approfondito l'argomento sull'esposto della Juvenstus all'Uefa: "La Juve sta facendo il proprio percorso nelle sedi proprie, che sono gli organi di giustizia e la Figc non fa processi, né infligge sanzioni al posto loro. Se dovesse assumere una dimensione di valutazione sarà analizzato nelle sedi istituzionali della Uefa stessa".

Sezione: FOCUS / Data: Lun 12 settembre 2011 alle 17:18
Autore: Alessandro Cavasinni
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