C'è stato un giorno in cui Walter Zenga si è sentito finalmente l'allenatore dell'Inter. Quelle ore poi sono finite e l'Inter scelse Andrea Stramaccioni. "E' vero - dice lui oggi a Sky -. E quella giornata per me fu molto bella. Prima di promuovere Stramaccioni, l'Inter mi chiamò. Perché non si fece nulla? Per tanti motivi. Ad esempio ero sotto contratto, e Moratti non disturba mai allenatori già vincolati. Poi avevo un bimbo che sarebbe nato di lì a poco e tanti altri piccoli dettagli. Se qualcosa non avviene, c'è sempre un motivo. Ma adesso c'è Strama, che è bravo, preparato, giovane. Non voglio destabilizzare, non è il momento".

Eppure l'Inter resta nel cuore dell'Uomo Ragno. "Per forza. A quella squadra, a quell'amore devo tutto ciò che sono diventato, anche l'essere fiero della carriera che ho avuto da giocatore".

Troppo forte questa Juventus per l'Inter? "Non solo per l'Inter. La Juve è più forte di tutte, anche se poi, a veder bene, la differenza tra loro e l'Inter la fanno le due partita con Siena e Cagliari: i bianconeri le hanno vinte, mentre i nerazzurri han fatto solo un punto".

Sugli scandali italiani? "Anche nel resto del mondo succedono cose che lasciano senza parole. Ma bisogna ammettere che vendere la propria dignità è la cosa peggiore che possa esserci". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 29 dicembre 2012 alle 12:54 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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