Sul sito de Il Messaggero, lunga intervista all'ex attaccante uruguaiano di Inter e Lazio Ruben Sosa che oggi vedrà da spettatore interessato lo spareggio tra Italia e Uruguay per qualificarsi agli Ottavi di Finale del Mondiale brasiliano. Ecco le sue parole: "Purtroppo questa partita è arrivata presto. Per la storia di Italia e Uruguay sarebbe stata una degna finale. Io avevo pronosticato Uruguay e Italia qualificate, purtroppo è uscita fuori la sorpresa Costa Rica a rovinare i piani. Noi malissimo all’esordio, gli azzurri hanno fatto altrettanto nella seconda gara e ora c’è il rischio di una delusione. Questo -prosegue Sosa -  è il girone più complicato in assoluto perché c’è anche l’Inghilterra. Chi sarà eliminato? L’Italia. L’Uruguay aspetta questo momento da ventiquattro anni. Da quando, all’Olimpico, nel Mondiale 1990, Schillaci e Serena firmarono il due a zero per gli azzurri. E’ arrivato il momento della rivincita e ce la prenderemo. Questo pomeriggio - spiega Sosa -  tutto il mio Paese si fermerà per seguire la partita, e la celeste compirà l’impresa. Penso che l’Italia cercherà di controllare la gara, facendo leva sulla tradizionale forza della difesa e del portiere Buffon per sfruttare la possibilità del doppio risultato. Non credo che commetterà l’errore di concedere il contropiede ai nostri attaccanti. Sarà un match molto tattico almeno in partenza  e verrà decisa dai goleador. Prevedo un lampo di classe di Suarez o di Cavani, pronti a regalare ai tifosi della  una giornata di festa. Per gli azzurri e per noi - continua Sosa -  questo è l’esame più difficile: chiunque dovesse superarlo farà molta strada nel Mondiale. Personalmente mi sento al settanta per cento uruguaiano e al trenta italiano. Con le maglie biancoceleste e nerazzurra ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Oggi - conclude Sosa - gestisco una scuola calcio a Montevideo e insegno ai giovani. In Uruguay c’è una grande cultura per i settori giovanili".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 24 giugno 2014 alle 15:44 / Fonte: mondiali.ilmessaggero.it
Autore: Alessandro Storino / Twitter: @lostor83
vedi letture
Print