Ernesto Pellegrini, presidente dell'Inter dei record, ha parlato ai microfoni di InterTV a trent'anno di distanza dallo Scudetto conquistato dai nerazzurri nella stagione 1988/89: "Quando sono stato alla guida dell'Inter - riferisce -, la mia intenzione è sempre stata quella di costruire squadre forti. Quella dei record è stata fenomenale". Condottiero di quell'annata sportiva, Giovanni Trapattoni: "L'ho conosciuto a Villar Perosa, quando la Pellegrini era proprietaria dell'albergo della Juventus: è stato un uomo importante per la mia gestione, è un grande intenditore di calcio. Io e lui parlavamo in dialetto, per cui ci capivamo molto bene".

Pellegrini parla anche del suo rapporto con i calciatori: "Sono soddisfatto delle relazioni che ho avuto con loro. Bergomi è stato un grande giocatore, ma anche un uomo vero. Zenga in quegli anni era il miglior portiere al mondo, non vi è dubbio: aveva il suo caratterino un po' particolare, ma credo che questo abbia poca importanza. Berti veniva definito Cavallo Pazzo, per l'Inter è stato un calciatore importante. Mi ricordo che, per comprare Matthaus, organizzai una cena a casa mia con Rummenigge e lo stesso Lothar. Il quale mi disse "Per la prossima stagione non posso venire, vengo a Milano tra due anni". Mantenne la promessa e poi mi consigliò Brehme: cercavamo un terzino sinistro per migliorare la squadra, comprammo lui".

VIDEO - LO SCUDETTO DEI RECORD '88/'89: LA CAVALCATA DI UNA SQUADRA STRAORDINARIA

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 25 giugno 2019 alle 20:44
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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