Orgoglio Pea: "Bello vedere i miei ragazzi esplodere"

L'uomo del momento in Serie B, probabilmente insieme a Zdenek Zeman e il suo Pescara. E' Fulvio Pea, sempre più sulla cresta dell'onda col suo Sassuolo secondo in classifica alle spalle del Torino. Un momento magico che gli è valso anche i complimenti via sms di José Mourinho, complimenti che lui aveva inizialmente scambiato per una burla: "Preferirei non parlarne, doveva essere un fatto privato e invece è diventato di dominio pubblico. Ovvio che mi abbia fatto piacere, ma non fatemi dire altro”. Fulvio Pea guarda con soddisfazione al suo Sassuolo, ma anche al fatto che molti giovani passati dalle sue mani sapienti stanno emergendo prepotentemente nella ribalta dei grandi: “Il mio orgoglio è vederli esplodere e arrivare a giocare in squadre di altissimo livello, come Poli, Bardi e Destro, che mi stanno regalando tante soddisfazioni. Quest'anno - aggiunge - avrei voluto con me anche Bardi, Nwankwo e Camporese, gente per me già pronta".

Come mai, dopo gli anni da vice di Simoni, ha deciso di tornare ad allenare i giovani, passando dalle Primavera di Samp e Inter? "Una scelta che in molti non hanno capito, ma io avevo bisogno di “rifarmi il quaderno”, di capire i giocatori e riscoprirne i valori. Quella scelta è stata fondamentale e ancora oggi mi accorgo che quell'esperienza mi è utilissima quando devo scegliere i giocatori: capisco al volo se dietro la facciata c'è innanzitutto un ragazzo serio, poi le qualità si vedono...”. Come Sansone, Cofie e Boakye, trascinatori del suo Sassuolo: " Sansone è un bravo ragazzo e un ottimo giocatore, che ha ancora ampi margini di miglioramento. Era bravo anche prima, eh, solo che aveva bisogno di continuità. Noi gli abbiamo offerto questa possibilità. Boakye e Cofie sono ragazzi che ho voluto fortemente perché li avevo seguiti da diverso tempo e stanno dimostrando che non mi ero sbagliato. Poi, tanto fa la testa, ma questi son giocatori veri, destinati ad una grande carriera”.