Con un trascorso all'Inter, mai decollato davvero, e qualche leggero rimpianto, il futuro di Rey Manaj, oggi al Barcellona B, è tutto da scrivere. In attesa di risvolti in carriera, l'albanese classe '97 è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato parecchio del suo passato italiano.

I calciatori a volte maturano grazie a un figlio, alla religione o semplicemente all’età. Con Manaj, di chi è il merito?
"Della mia famiglia. Quando ero all’Inter, i miei genitori mi dicevano di essere umile ma io non capivo perché fosse importante. Mi dicevano 'non farlo' ma io sbagliavo".

Su Simoni:
"Gigi Simoni mi voleva bene, sono rimasto in contatto con lui fino alla fine e ora sento sua moglie e suo figlio Leonardo. Una persona speciale".

Con gli ex compagni dell’Inter invece che rapporto c’è?
"Ho sentito Perisic abbastanza spesso, anche quando io mi allenavo in prima squadra al Barcellona e lui andava in nazionale con Rakitic. Ivan merita, è un grande giocatore. E poi io sono interista da sempre, ho esultato per lo scudetto".

Da sempre?
"Sì, sono arrivato in Italia nel 2001 e tutta la mia famiglia è sempre stata interista. Sono cresciuto a Codogno tifando nerazzurro".

Chiusura sul futuro: che farà Manaj da luglio?
"Ho offerte in Liga e dall’Italia, anche se non voglio dire da chi. Sono combattuto ma sì, potrei tornare".

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 30 maggio 2021 alle 14:31
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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