La Nazionale portoghese ci riprova. Già un anno fa si era parlato di Mou sulla panchina della nazionale lusitana, ma nel match fra la federazione spagnola e José chi ne usci' vittorioso fu il Real Madrid, che nego' il permesso al prorio tecnico di guidare la selezione del suo paese in due incontri chiave proprio nelle qualificazioni agli Europei: contro l'Islanda e contro la Danimarca, stessa squadra contro cui hanno perso due giorni fa, compromettendo la qualificazione e andando agli spareggi.

In Portogallo c'e' molta delusione per questa qualificazione agli Europei per ora mancata; c'e' qualche scusante come le assenze di Coentrao, Pepe e Carvalho per infortunio e un Ronaldo che ieri non era al top per alcuni fastidi fisici, ma che ha voluto essere comunque presente per provare ad aiutare i suoi compagni: il fuoriclasse del Real ha segnato un bellissimo gol, ma non e' riuscito a fare molto di piu' contro una Danimarca che ha sfruttato al meglio il fattore campo vincendo due a zero e qualificandosi come prima del girone.

La nazionale portoghese pare sempre piu' l'eterna incompiuta e questo in Portogallo comincia a pesare: sempre farcita di grandissimi talenti, non riesce mai ad arrivare a buoni risultati, a concretizzare al meglio cio' che i suoi grandi giocatori promettono. Vuoi per la pressione, vuoi per la mancanza di fiducia, vuoi per la totale assenza di gioco e a volte anche defezioni pesanti, come nell'ultima partita..sta di fatto che i risultati sono sempre inferiori alle aspettative.

E' per questo che molti quotidiani e tv in terra lusitana invocano l'ingaggio part-time di "mago-Mou" : uno con la sua personalità, il suo carisama e non ultimo il suo orgoglio portoghese sarebbe, a detta di molti, in grado di motivare e spronare i giocatori a dare il massimo per raggiungere l'agognato obiettivo: il pass per la Polonia e Ucraina per il prossimo giugno.

Lo scoglio maggiore, come lo scorso anno di questi tempi, rimane il Real Madrid: Perez l'anno scorso non gradi' molto il pressing di Mou e della federazione portoghese e il suo " NO" fu perentorio. Mourinho sarebbe andato di corsa ad allenare la sua nazionale per quelle due partite così importanti, ma Florentino non ne volle sapere; l'allenatore comunque non mancò di esternare la sua parziale delusione per la decisione del suo presidente e dichiaro' :" il presidente e' lui, ed e' lui che decide..io pero' restero' qui dieci giorni allenando tre giocatori, perche' gli altri andranno tutti via...quindi non capisco perche' non possa andare...".

L'incarico fu poi affidato a Paulo Bento, ma i risultati raggiunti non sono mai stati all'altezza delle aspettative e c'e' molta delusione da parte di tutti, appassionati di calcio e media, sul suo operato.

Nel frattempo il rapporto fra Mou e Perez, ma anche il Real Madrid in genere, si e' rafforzato e solidificato: c'e' piu' fiducia e stima reciproca, piu' condivisione di intenti. Florentino nel maggio scorso ha addirittura allontanato un punto fermo della società come Valdano per non intralciare troppo il lavoro di Mou e dargli più potere, quindi non e' escluso che, forte di questa fiducia quasi illiimitata che ha dato al suo tecnico, questa volta si lasci convincere a concedergli una settimana da " seleccionador" della nazionale del suo paese.

Mou e il Portogallo sperano e per la seconda volta in un anno passano la palla a Florentino, che magari ci sorprenderà con una grande giocata delle sue.

 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 13 ottobre 2011 alle 11:24 / Fonte: Da Madrid, Francesca Ceciarini
Autore: Francesca Ceciarini
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