Francesco Forte, ex calciatore nerazzurro ai tempi di Stramaccioni, si racconta ai microfoni di DAZN ricordando, tra le altre cose, proprio il periodo vissuto all'Inter.

Stramaccioni cosa è stato per te?
“Innanzitutto a Stramaccioni devo molto, è stato lui a volermi all’Inter. Quando sono arrivato lui era in Primavera ed è stato lui a dire 'sì prendiamolo', ha avuto anche il coraggio di farmi esordire in Coppa Italia e in Serie A a Palermo. È una cosa che mi porto nella vita e mi dà la forza per dire ‘ok è stato quello che è stato, non sei riuscito a cavalcare l’onda, ma ci sei stato’. Mi sono fatto la promessa di tornare in Serie A anche se il treno dell’Inter è passato ma magari chissà...”

Ti allenavi anche con Milito. Cosa ti diceva? Ti avrà dato qualche consiglio?
"Sì assolutamente, la fortuna di giocare in queste grandi squadra è quella, se riusciamo a capirla siamo avanti a tutti. Sono campioni con cui giocare che ti capitano poche volte, Milito ha fatto la differenza all’Inter, davanti alla porta era un cecchino, cercava di rimanere sempre freddo. Mi diceva sempre di non avere frenesia, molte volte quando sei giovane davanti al portiere hai paura, acceleri la giocata, invece lui era sempre calmo e freddissimo. È il ricordo che mi porto sempre dietro”.

La provi mai a fare quella finta?
“Quella io non ce l’ho, la lasciamo fare a lui. Ognuno ha le sue caratteristiche, io ho altre caratteristiche, lui aveva quella sterzata micidiale e non ho mai pensato a rubargliela. Altre cose sì, ma quella mai”.

Il 32 per Vieri?
“Sì, il 32 per Vieri. Bobo è anche lui uno dei miei idoli. Quando sono arrivato c’era il 32 a disposizione, poi ce n’erano altri ma il 32 per un attaccante è un numero storico”.

Ti ispiri un po’ a Vieri o Inzaghi?
“Sono due bomber che mi piacciono molto come attaccanti. Poi ci sono anche altri attaccanti fortissimi attualmente, come Suarez o Firmino”.

Come sei finito in Belgio?
“Per me anche quella è stata una tappa fondamentale, è molto sottovalutato. Sono finito lì perché l’Inter mi ha ceduto a titolo definitivo, ha ricevuto un’offerta e io ho accettato perché andavo a giocare in Serie A. È stata un’esperienza bellissima, mi è servita tantissimo soprattutto dal punto di vista caratteriale”.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 29 febbraio 2020 alle 17:12 / Fonte: DAZN
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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