"Non sono la persona più adatta per parlare di Mancini, ma se il club vince con lui in panchina io sono contento". Lontani i giorni del litigio del match di Champions col Liverpool, quando Luis Figo si rifiutò di entrare in campo dopo un riscaldamento considerato infinito, ancora vicini quelli della collaborazione con Moratti, che lo volle dirigente dopo l’addio al calcio. Il portoghese parla alla Gazzetta dello Sport e lo fa parecchio di temi in chiave nerazzurra. "Moratti è stato il “giocatore” più importante del club, senza di lui niente sarebbe potuto accadere e nessun successo sarebbe stato possibile. I risultati sono una questione che dipende dalla squadra e dall’allenatore, ma alla base di un grande ciclo c’è stato Moratti con la sua passione", dice oggi l'ex numero 7 interista. 

Oggi l’Inter dopo un periodo opaco torna a parlare di scudetto. 
"Ha superato bene un momento difficile, ha cambiato la struttura della squadra e ha speso tanto. Ora la speranza di vincere il campionato e tornare a giocare in Champions può dare grande energia a tutti".

Torna il duello con la Juve. 
"E’ bello che l’Inter sia di nuovo prima in classifica, però non ridurrei la corsa a due squadre. Ci sono altri club che possono lottare, non sottovaluterei la Fiorentina del mio amico Paulo Sousa".

A proposito di portoghesi, si aspettava la crisi di risultati di Mourinho? 
"Prevederlo a inizio stagione era impossibile, ma i momenti negativi possono capitare anche a chi ha appena vinto un altro campionato in Inghilterra. Mourinho resta un grandissimo allenatore". 

Un punto di forza dell’Inter nella lotta scudetto? 
"La fame. Non aver vinto niente negli ultimi anni aiuta a ricaricarsi. Credo che tutti abbiano molta voglia di tornare in Champions". 

Una caratteristica del calcio italiano che esporterebbe altrove? 
"La cultura tattica. L’equilibrio tattico che ho imparato in Serie A mi ha reso un giocatore più completo". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 19 dicembre 2015 alle 09:55 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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