In un'intervista concessa ai microfoni dell'emittente colombiana W Radio Ivan Ramiro Cordoba torna sulla sua carriera in nerazzurro e sulla scelta di intraprendere un ruolo dirigenziale: "All'Inter sono rimasto quindici anni in totale, compresi quelli in cui ho fatto il dirigente. Non me la sono mai sentita di fare l'allenatore, perché se potessi manderei in campo tutti i giocatori se si sono comportati bene durante la settimana e se hanno lavorato sodo. Ma il tecnico non fa questo, deve fare delle scelte che per me sono difficili. È vero che quando ero calciatore stavo molto attento alla tattica e ai dettagli, da difensore bisogna avere uno sguardo su tutto il campo e su quello che può accadere non soltanto nella tua posizione ma anche nelle altre zone. Ho scelto di fare il dirigente perché mi piace poter gestire il gruppo e risolvere determinati problemi".

Interpellato sul suo futuro da agente: "Ho sempre pensato che il giocatore lavori per il suo rappresentante, ma non è così. È l'agente che lavora per il giocatore - sottolinea Cordoba -. Ho avuto esperienze positive, anche se poche, e ho visto diverse situazioni negative con i rappresentanti di giocatori dell'Inter o di altre squadre. Il rappresentante deve essere una sorta di padre, un tutore del ragazzo, deve indicargli la strada e il ragazzo deve preoccuparsi soltanto di giocare".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 08 marzo 2015 alle 11:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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