In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Antonio Candreva (nuovo centrocampista della Sampdoria) torna a parlare della sua recente esperienza all’Inter: "All'Inter posso solo dire grazie per gli anni bellissimi che ho trascorso in nerazzurro. Penso che i tifosi possano ricordarmi come uno che ha vestito con orgoglio la maglia e ha dato fino all'ultima goccia di sudore. Mi spiace non aver potuto salutare con la vittoria di una coppa, ci siamo andati davvero vicini. Ora però con Genova e la Sampdoria si è aperto un altro capitolo della mia vita e della mia carriera".

Dopo quattro stagioni all'Inter, i fattori per cui ha scelto di accettare il trasferimento in blucerchiato “sono tanti, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente". Sul rapporto con i tifosi nerazzurri, che nell’ultima stagione hanno trasformato i fischi in applausi, spiega: "Passare dalla gloria alle critiche e viceversa fa parte della vita del calciatore. Il trucco è quello di lasciare i commenti e le polemiche fuori dalla testa, ma comunque essere in grado di fare autocritica e sfruttare i consigli di allenatore e staff, delle persone care che vivono al tuo fianco. A volte ci si mette tutto l'impegno del mondo e le cose non vanno, altre volte invece si ottengono i risultati con il minimo sforzo. Non so spiegare il perché, ma è così. Ripeto: l'Inter è stata una tappa importante della mia carriera e custodisco con piacere tanti ricordi indelebili".

Riguardo al Covid-19 dice: "Ha cambiato il mondo, è inevitabile che se ne parli. Bisogna avere coscienza di quello che sta succedendo e mantenere alta la guardia: usare le mascherine, tenere le distanze ed evitare i luoghi affollati. Il calcio continua, ma ha dovuto rinunciare a tante cose: non potete capire quanta differenza c'è tra esultare in uno stadio vuoto o in uno pieno. Non vedo l'ora di poter vedere Marassi con il pubblico come c'era quando io venivo qui da avversario".

E su una possibile convocazione in Nazionale, in vista del prossimo europeo: “La Nazionale è il primo sogno che ogni bambino ha quando inizia a giocare a pallone, io sono orgoglioso di aver indossato la maglia azzurra e di aver potuto rappresentare in campo il mio Paese, quindi… mai dire mai”.

Jacopo Elia

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 22 ottobre 2020 alle 11:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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