"L'Inter è la squadra che mi ha permesso di giocare in serie A, con grandi campioni, di diventare campione d'Italia e del Mondo. Io che ero partito da Sonnino, dove un barbiere mi aveva scelto assieme ad altri 14 bambini. Poi scesi a Latina, arrivò il Brescia, ed infine i colori nerazzurri". Così Alessandro Altobelli ha ricordato il suo legame indissolubile con i colori nerazzurri, nel corso di un'intervista rilasciata al Giornale.

Si passa, poi, a parlare dell'Inter di oggi, con l'ex bomber che ha offerto il suo pensiero sugli aspetti positivi e negativi emersi dalla scorsa stagione: "La squadra nerazzurra ha due facce. Ce n'è una che vince la Supercoppa, la Coppa Italia e va in finale di Champions. E poi un'altra in campionato finisce a 20 punti dal Napoli. Non lo dico con intento polemico, sono propositivo. Inzaghi è un bravo allenatore che può diventare grande - ha aggiunto Spillo -. Deve cambiare qualcosa, perché quando c`è da fare risultato nell'immediato risponde presente, mentre a lungo raggio qualcosa non torna. E complimenti per la finale che ha giocato ad Istanbul. Tutti a pensare che il Manchester ci avrebbe seppellito di gol, ed invece siamo arrivati a tanto così dalla Coppa".. 

Infine, Altobelli fa fatto un parallelo tra Barella e Tardelli, suo ex compagno in azzurro: "Prendiamo il giocatore simbolo della forza e della voglia del calcio di oggi: Barella. Mi si dice che ai nostri tempi si corresse poco. Bene. Contrappongo a Barella il nostro Tardelli. Signori, parlo di Marco Tardelli. Un kolossal di giocatore: forte, veloce, determinato, feroce, personalità enorme. Uno che se lo vedevi al limite, aveva ancora due marce da scalare. Ditemi voi chi scegliereste nella vostra squadra? Tardelli. Barella è fortissimo sia chiaro, ma come si fa a dire che i nostri erano lenti. E le avete viste le botte che ci davamo. E vogliamo parlare di Oriali?". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 07 agosto 2023 alle 22:38
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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