Chi se l'era dimenticato a Trieste ha potuto rinfrescare la memoria. Matias Silvestre è sempre un giocatore dell'Inter, per quanto abbia davvero avuto poche occasioni per mettersi in evidenza e lasciare un segno. Anche durante la fase più critica per la retroguardia, con la contemporanea assenza di diversi giocatori, il suo problema muscolare gli ha impedito di rispondere alla chiamata di Stramaccioni. In poche parole, per l'Inter come per lui, è stata una stagione da dimenticare, tanto da ipotizzare un addio a fine stagione tra le parti.

Già a gennaio la società nerazzurra, che ha già bloccato due 'concorrenti' per il ruolo (Campagnaro e Andreaolli), ha cercato un acquirente per Silvestre, ma l'offerta interessante del Genoa è stata rispedita al mittente dal diretto interessato, poco propenso ad accettare un ritorno in 'provincia'. A fine stagione però questa separazione dovrebbe concretizzarsi, anche perché l'Inter non ha alcuna intenzione di riscattare l'intero cartellino dell'argentino dal Palermo. La situazione è chiara: pagato 2 milioni il prestito oneroso, l'Inter a giugno dovrebbe versarne altri 6 nelle casse rosanere per il riscatto completo del cartellino. Ipotesi che, in un contesto difficile dal punto di vista finanziario, non passa neanche per l'anticamera del cervello della dirigenza di Corso Vittorio Emanuele. Quindi cosa succederà?

Il nodo è sempre lo stesso: l'accordo tra le parti prevede l'obbligo morale di riscatto da parte dell'Inter? Oppure i nerazzurri potrebbero rifiutarsi serenamente di versare altri 6 milioni nelle tasche di Zamparini? FcInterNews.it ha contattato il diesse del Palermo, Giorgio Perinetti, per capirne di più e alla domanda se ci sia o meno un obbligo morale di riscatto del difensore ha risposto in modo evasivo ma significativo: "No, è un discorso che affronteremo più avanti". Parole che invitano a ritenere ancora tutta da definire la faccenda, perché Silvestre dal 30 giugno rischia di non interessare né all'Inter, che ha già i sostituti pronti a subentrare, né al Palermo, che rischia seriamente di disputare il campionato di serie B nella prossima stagione. Le due società dovranno pertanto sedersi  intorno a un tavolo per discuterne, questo si legge tra le righe nella risposta di Perinetti.

La soluzione potrebbe essere quella di trovare un'altra società interessata al calciatore e disposta ad accollarsi i costi dell'operazione stabiliti da milanesi e siciliani. In Italia forse no, ma all'estero qualche club potrebbe farsi avanti, magari ottenendo uno sconto da parte del Palermo.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 17 aprile 2013 alle 17:37
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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