Contattato telefonicamente, il leggendario campione nerazzurro Alessandro "Sandro" Mazzola ha concesso un'intervista esclusiva ai microfoni di FcInterNews. Non sono mancati gustosi retroscena di mercato che, forse, erano ignoti ai più, oltre a una spiegazione dettagliata sul colpo per definizione dell'era Moratti, cioè Luiz Nazario Da Lima, per tutti Ronaldo.

Mazzola, partiamo da Ronaldo, il Fenomeno. Chi è stata la prima persona, in assoluto, che ha fatto il suo nome, prima che iniziasse la trattativa vera e propria per il suo acquisto?
"Cragnotti, l'ex presidente dela Lazio. Poi la trattativa per portarlo a Milano è stata lunga, difficoltosa, ma intrigante perché siamo riusciti a portare all'Inter il giocatore più forte in assoluto, quello che ho visto fare a Ronie non l'ho visto fare a nessuno. Un ruolo importantissimo l'ha ricoperto Giovanni Branchini (uno dei procuratori più importanti del calcio moderno, ndr) che si è impegnato tantissimo per favorire tale operazione. C'era un problema riguardante lo sponsor tecnico della squadra e quello del giocatore: noi eravamo sponsorizzati dalla Umbro mentre Ronaldo era l'uomo di punta di Nike e quindi abbiamo iniziato le operazioni per il cambio di sponsor, grazie anche all'intervento di un manager italiano del colosso americano. Anche la Pirelli si è adoperata fortemente, grazie a Marco Tronchetti Provera, che si è dimostrato subito entusiasta quando gli è stata avanzata la proposta per un'ipotetica sponsorizzazione del giocatore brasiliano. Quindi, alla fine, ci siamo riusciti e, a livello commerciale, siamo rientrati in pieno nelle spese, riuscendo addirittura a trarne un forte guadagno. L'operazione-Ronaldo è stata uno spettacolo, sotto tutti i punti di vista: tecnico ovviamente, ma anche economico".

C'è qualche giocatore che, quando sembrava ormai preso, è saltato preso all'ultimo momento?
"Un nome posso farlo: Fabio Cannavaro. Era il '95 e avevamo notato un giocatore forte e di prospettiva, avendo solo 22 anni. All'epoca il presidente del Napoli era Ferlaino, ma alla fine optammo per un altro giocatore della squadra azzurra, un trequartista piccoletto e molto tecnico, cioè Benito Carbone".

Gestione Moratti: qual è il più grande rammarico a livello di mercato?
"Nessuno, perché i giocatori che avevamo in testa siamo riusciti a prenderli tutti, come ad esempio Youri Djorkaeff".

Tema allenatori. Ci può svelare il nome di un tecnico che Moratti ha sollevato dall'incarico a malincuore?
"Il presidente non comunicava mai in prima persona l'esonero al tecnico, tale compito spettava ad altri. Per quanto riguarda un nome in particolare, direi Roy Hodgson".

Mazzarri, squadra e mercato: il pensiero di Mazzola.
"Partirei dal tecnico: mi piace molto e il suo lavoro, a parer mio, è fin qui ottimo, senza dubbio. Per quanto riguarda la squadra, e qui mi lego al mercato, ritengo che sia un po' incompleta. Manca un centrocampista e per gennaio vedrei bene un rinforzo in quel ruolo".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 26 ottobre 2013 alle 11:30
Autore: Francesco Fontana
vedi letture
Print