L’Inter domani aspetterà notizie dalla Germania sul fronte Shaqiri, con il dg Marco Fassone in missione per convincere il Bayern a dare l’assenso all’approdo dello svizzero a Milano. Ma si pensa anche a giugno (con possibilità last minute di approdare dalle parti di Appiano già da gennaio) anche con il giovane bosniaco Tino Susic, classe 1992 dell’Hajduk. 

Lui vuole l’Inter, i nerazzurri lo seguono con interesse. Mancini lo apprezza, così come Ausilio. E lui ha il cuore nerazzurro, per questo motivo ha dato la priorità al club di Corso Vittorio Emanuele, nonostante il pressing serrato del Siviglia (che offre di più all’Hajduk) e i sondaggi convinti di Dnipro e Bourdeaux

Domani in tal senso ci sarà un incontro importante per la definizione della trattativa. Allo stesso tavolo appuntamento tra Ausilio, Milan Rapaic (che rappresenta il giocatore) e il ds dell’Hajduk Vucevic. Nell’idea delle parti in causa un meeting interlocutorio, nonostante ci sia volontà di mettersi d’accordo, sulla spinta di Susic stesso (che verrebbe subito a Milano). Il problema, come spesso accade ultimamente in casa Inter è economico. 

L’affare complessivamente sarà inferiore ai 5 milioni, ma il problema di liquidità dell’Inter è relativo anche solo all’anticipo con cui Ausilio potrebbe bloccare il bosniaco in vista di giugno. Quindi senza cessioni difficile si possa arrivare alla conclusione immediata. Si lavora un passo alla volta, anche se la sensazione è che l’affare si possa sbloccare con poco. 

Giusto temporeggiare, ma non troppo. Pronti a sfruttare un passo falso e un ritardo nelle operazioni gli altri club in corsa. Siviglia in testa. Gli spagnoli sono pronti a far felice l’Hajduk. E Wenger dopo l’affare Podolski pregusta la “vendetta”. Domani il primo aggiornamento, la palla è in mano all'Inter.
 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 06 gennaio 2015 alle 17:29
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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