Indubbiamente una delle piacevoli sorprese di questa prima parte di campionato, con il passare delle giornate si è rivelato una pedina molto preziosa per Roberto Mancini, che in più di un'occasione ha mostrato non poco stupore per le tempistiche (più brevi del previsto) per il suo ritorno in campo, dandogli assoluta fiducia dopo il problema di aritmia cardiaca che lo ha tenuto lontano dai giochi per un lungo periodo.

Fino a questo momento, infatti, sono dieci le presenze stagionali di Jonathan Ludovic Biabiany, che per il 2016 punta a incrementare ulteriormente 'gettoni' e prestazioni, con l'obiettivo, chissà, di alzare anche qualche trofeo a fine stagione. E da Doha, dove la squadra nerazzurra ha lavorato in questa pausa invernale, il classe '88 di Parigi ha mostrato tutta la propria carica per il nuovo anno ai microfoni di FcInterNews.

È tra le note più liete di questo inizio di stagione: dopo il problema che ha avuto, si aspettava un rientro così veloce e positivo?
"Sì è vero, ho sempre detto che sono rientrato prima di quanto ci aspettassimo. Il merito è di tutti: mio, dei medici e dei preparatori dell'Inter che mi hanno sempre seguito. Non posso fare altro che essere grato a loro, oltre ovviamente a mister Mancini che mi ha aspettato e mi ha dato tanta fiducia. Personalmente mi manca ancora qualcosa per arrivare al top della condizione, ma sono comunque soddisfatto. Ora voglio cercare di ripagare la fiducia dell'allenatore".

Dalla vostra prima esperienza in nerazzurro è passato qualche anno: in cosa è cambiato Mancini?
"L'ho conosciuto quando ero solamente un ragazzino e ho avuto modo di apprezzarlo come tecnico quando mi allenavo con la Prima Squadra. Sinceramente non lo vedo cambiato in nulla, è il vincente di sempre. Vuole sempre il risultato, vincere trofei e non molla di un centimetro. Mi ha insegnato tantissime cose e continua a farlo".

A suon di prestazioni sta allontanando le voci di mercato: resterà sicuramente all'Inter anche a gennaio?
"Resterò sicuramente a Milano. Ho firmato un contratto con l'Inter e voglio giocarmi le mie chance con questa maglia".

Scudetto possibile o pensate, almeno per il momento, solamente alla Champions League?
"L'obiettivo primario resta la Champions, anche per non esaltarsi troppo a livello mentale. Ma noi siamo l'Inter e puntiamo al massimo, quindi anche allo Scudetto".

Facendo un piccolo passo indietro nel tempo, cosa sarebbe successo se fosse andato al Milan?
"Non saprei rispondere a questa domanda, questo lo sa solamente Dio. Ma non nascondo quello che sarebbe potuto succedere: c'è stata la possibilità di andare al Milan dopo stagioni positive con la maglia del Parma. Per un giocatore come me c'era l'ambizione di fare il salto di qualità e di andare in una grande squadra. Il Milan lo era ed era l'unica strada percorribile in quel momento. Quindi sarei andato, lo dico con sincerità".

Il sogno più grande per la sua carriera.
"Sono ormai diversi anni che gioco in Serie A, quindi ovviamente il sogno è quello di vincere lo Scudetto. Ma aggiungo che vincerlo già quest'anno, dopo un solo anno dal mio rientro in campo, sarebbe un grandissimo traguardo per qualsiasi persona. Personalmente, invece, voglio migliorare sempre di più".

Pensa alla Nazionale?
"Direi di no. Credo che in questo momento la Francia abbia una rosa già fatta, compatta e solida".

Una promessa in caso di Scudetto.
"Cambierei il colore dei miei capelli, ma il giallo l'ho già usato (ride, ndi). Quindi prometto di tingermi i capelli di nerazzurro!".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 03 gennaio 2016 alle 11:00 / Fonte: Doha (Qatar) - Dall'inviato allo stadio 'Jassim Bin Hamad'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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