Marco Davide Faraoni, difensore esterno destro classe 1991 ma, all’occorrenza, capace di disimpegnarsi anche a centrocampo, dopo due anni di Inter, uno in Primavera nel 2010-11 e uno in prima squadra la scorsa stagione, ha lasciato i nerazzurri per trasferirsi, in compartecipazione, all’Udinese, nell’ambito della trattativa che ha portato alla corte di mister Stramaccioni il portiere sloveno Samir Handanovic. Un addio o solo un arrivederci alla maglia nerazzurra? Nessuno può saperlo: intanto si gode la sua nuova esperienza e, dal ritiro dell’Under 21, si confida ad FcInterNews.it.

Marco, a Udine perché?

“Per crescere ulteriormente e cercare di completare il mio percorso di maturazione”.

Migliore ambiente non potevi trovarlo.

“Hai detto bene: qui le strutture sono all’avanguardia e c’è un allenatore che è stato un maestro per tanti giocatori e un punto di riferimento per molti”.

E poi?

“Questa società ha lanciato e consacrato un sacco di giocatori: Handanovic, Sanchez, Isla, Asamoah, solo per restare agli ultimi due anni”.

Ti sei ambientato? Come è iniziata questa stagione?

“A Udine sto bene, già completato il periodo di ambientamento: anche il precampionato tutto bene, se non fosse per il preliminare di Champions League. Purtroppo è andata così: ora è alle spalle e dobbiamo guardare avanti…”.

Ti è dispiaciuto lasciare l’Inter?

“Sono cambiati i programmi: lo scorso anno con mister Ranieri ero uno dei titolari. Quest’anno, invece, c’è stata una situazione differente e allora ho preso al volo e di buon grado l’occasione di venire a Udine”.

Segui sempre l’Inter?

“Ovvio: con il Pescara la squadra è andata molto bene. Poi, con la Roma c’è stata la sconfitta interna: ma contro la squadra di Zeman è difficile giocare per tutti, sono forti ed hanno molta qualità”.

 

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(Si ringrazia, per la disponibilità e la collaborazione, l'addetto stampa Figc, per l'Under 21, Alessandro Salerno).

 

Sezione: Esclusive / Data: Dom 09 settembre 2012 alle 09:30
Autore: Giuseppe Granieri
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