L'Under 21 di Ciro Ferrara aveva - durante l'esordio vittorioso di Fermo contro la Turchia - un sapore speciale, più nerazzurro che mai. Oltre a Luca Caldirola, titolare in difesa sulla corsìa destra è partito Giulio Donati, terzino di scuola Inter quest'anno in prestito al Lecce. Un ragazzo con la testa sulle spalle, che si è sempre impegnato alla grande tanto da guadagnarsi l'esordio in nerazzurro in Coppa Italia lo scorso anno con Mourinho in panchina. Il portoghese stravedeva per lui, ma ora non è più l'unico: le ultime, grandi prove di Giulio stanno convincendo tutti sulle sue qualità. Per approfondire la situazione attuale e futura di Donati, con qualche curiosità ed opinione personale, FcInterNews.it ha contattato proprio Giulio in persona.

Giulio, non possiamo che partire dalle emozioni provate con l'Under 21.

"Fantastico. Da quando ho saputo della convocazione ho provato una grandissima emozione, poi ancor di più quando Ferrara mi ha detto che sarei partito titolare. Il campo era bellissimo, c'era un'atmosfera splendida anche sugli spalti, tanta gente: emozioni davvero molto grandi".

Con mister Ferrara, inoltre, sembra che ti sia trovato subito molto bene.

"Sì, diciamo che ha fatto immediatamente una bella impressione a tutta la squadra facendo subito capire quello che voleva. Poi era un grandissimo giocatore, lo stimo da quando giocava, un difensore vecchio stile che mi piaceva molto: è stato un onore anche portare il suo numero di maglia".

Hai ritrovato come compagno Mattia Destro che conosci dai tempi dell'Inter. Ti è parso cresciuto tecnicamente?

"Già si sa che è un grande giocatore. Conoscevo bene le sue preferenze, dove vuole la palla, quindi è stato semplice ritrovarci. In ogni caso, l'ho trovato cresciuto tanto anche fisicamente".

Magari, ti aspetti di tornare con lui all'Inter a giugno...

"Guarda, sarebbe un sogno... (sorride, ndr). Spero che si possa realizzare, staremo a vedere".

Ma Giulio Donati quanta voglia ha di rientrare in nerazzurro?

"La voglia è tantissima, però quello non spetta a me deciderlo. Fosse per me, tornerei anche domani...".

Ora però sei al Lecce: soddisfatto delle prestazioni tue nello specifico e di quelle della squadra salentina?

"Con la squadra, anche se non riusciamo a trovare una continuità in trasferta, la classifica è comunque nella media, possiamo sicuramente fare meglio e ci proveremo. Singolarmente, diciamo che va bene: sapevo di non poter trovare tantissimo spazio, però come al solito mi faccio trovare pronto, per poi dimostrare quanto valgo quando ci sarà l'occasione".

Proprio il tuo impegno era elogiato da José Mourinho: avevate un grande rapporto.

"Mourinho rimarrà sempre un grande allenatore. Non solo perché mi ha regalato la gioia dell'esordio, ma anche perché è una persona speciale, un uomo pieno di principi. José è uno da stimare per quanto ha fatto all'Inter, ed anche per quanto ha dato in termini di mentalità ai singoli giocatori. Lui ha visto in me questa voglia di giocare e di allenarmi che porto nel dna, ed è nato un bel legame".

Hai un episodio, una curiosità da svelare su Mourinho?

"Certo. La mattina quando mi annunciò che avrei esordito in Tim Cup. Mourinho venne da me e mi chiese se me la sentivo di giocare, se avevo paura. Io risposi che me la sentivo, e José disse: 'Eh, fai bene perché tu secondo me sei già pronto per esordire'".

Qualcuno paragonava la tua scalata a quella di Davide Santon: come lo vedi questo accostamento al Bambino?

"Davide ha già dimostrato tantissimo, anche in prima squadra all'Inter nonché in Nazionale maggiore. A me fa piacere sicuramente, però non penso di aver ancora dimostrato tutto quello che ha dimostrato Santon. Andiamoci piano, ecco. Il sogno di andare in Nazionale c'è sicuramente però, e sognare fa sempre bene ed è lecito: così puoi avere quello spirito giusto verso il raggiungimento di determinati traguardi".

Nell'ultimo periodo - però - l'Inter sta stentando. Da osservatore esterno, cosa pensi della gestione Benitez?

"Ripetersi è sempre difficile, forse anche con Mourinho i risultati non sarebbero stati quelli eccellenti dello scorso anno. Non conosco però lo spagnolo, quindi non posso dire se la colpa è del tecnico o ci sono altre cause. Però l'Inter è ricca di campioni, quindi tornerà di certo ai vertici".

Conosci bene però Mario Balotelli: lui è andato via dall'Inter, te lo aspettavi?

"Mah, tutti ne parlavano l'anno scorso tra Milan e le querelle con Striscia la Notizia (riferimento alla maglia rossonera indossata dopo la consegna di Staffelli, ndr), però che se ne andasse così all'estero è stato sicuramente un colpo di scena. Non me lo aspettavo, assolutamente".

In conclusione, un tuo personalissimo doppio pronostico. Il primo sul Lecce, se vi salverete; il secondo è sull'Inter: tornerai a Milano a giugno?

"Sul Lecce, spero tantissimo che alla fine riusciremo a salvarci. Sappiamo quanto sia difficile raggiungere questo traguardo in un campionato come quello italiano, però incrociamo le dita. Sulla domanda riguardo l'Inter, non saprei cosa dire: lo spero con tutto il cuore, però se gioco poco forse sarebbe il caso di fare ancora un po' di esperienza fuori per poi tornare con qualche occasione in più".

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Sezione: Esclusive / Data: Ven 19 novembre 2010 alle 15:17
Autore: Fabrizio Romano
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