Durante il volo verso Natal abbiamo avuto l'occasione di intervistare il noto showman e grande interista Paolo Bonolis che ha fatto il punto su quanto sta accadendo al Mondiale, partendo dal gol di Messi che al 91’ ha condannato alcuni giorni fa l’Iran: “È il secondo gol da fuoriclasse che segna al Mondiale, i fuoriclasse servono a questo. Da noi alcuni vengono menzionati come fuoriclasse, ma hanno solo la targhetta attaccata e anche il prezzo, ma non il prodotto. È stata una partita difficile come lo sono tutte al Mondiale, soprattutto contro squadre semisconosciute che approfittano anche del caldo. Hanno più chance rispetto a squadre abituate a orari e temperature diverse  L’Argentina se l’è vista giusta ma un colpo del suo fuoriclasse le ha cambiato la partita. Noi non ci siamo riusciti con la Costa Rica, speriamo di farcela a Natal contro l’Uruguay”.

Ti aspettavi un’Italia così brutta dopo l’Inghilterra? Forse è stata una vittoria sovradimensionata.
“Sicuramente lo è rispetto alla prestazione con la Costarica, non ho ascoltato le dichiarazioni dei giocatori o di Prandelli stesso, ma la partita è stata molto brutta. Anche quando era necessario cercare di buttarla dentro si continuava a palleggiare in mezzo al campo con lentezza esasperante. Non so cosa sia successo, però di giocatori che mi sono piaciuti in questa partita se ne possono contare due-tre, il resto è imbarazzante. Bisogna valutare anche la condizione fisica di taluni, Abate l’ho visto fuori partita, lo stesso Chiellini sembrava completamente ubriaco in alcune circostanze, Balotelli non si è mai visto. È stata una partita triste per noi”.

Il voler insistere con il tiki taka contro la nostra tradizione può essere stato controproducente?
“Non so se il nostro è un tiki taka, diciamo che è un tentativo di tenere palla facendo correre il pallone per cercare di preservarsi a temperature importanti, però quando il risultato non ti favorisce, e ricordo anche un rigore grosso come una casa per la Costarica, devi osare secondo me un po’ di più. Forse due punte di ruolo sarebbero state meglio, Cassano ha giocato in un ruolo che non era il suo, trequartista tra le due linee. Poi se cerchi di giocare con gli esterni e il pallone davanti non arriva mai tutto diventa complicato. Indipendentemente dal tiki taka certe partite se le vuoi vincere devi osare, tanto perdere con un risultato o con un altro non fa differenza. Anche se in questo caso sì, perché prendendone un altro neanche il pareggio basterebbe contro l’Uruguay”.

Secondo Mondiale consecutivo senza un interista in squadra. In Sudafrica è andata com’è andata, adesso…”
“(Ride, ndr) Sarebbe anche difficile portare degli interisti, abbiamo talmente pochi italiani e quindi nazionalizzabili… Certo, Ranocchia era uno di quelli che poteva andare, ma per il resto non vedo altre opzioni. C’era in campo un ex interista formidabile come Thiago Motta, che peraltro non ha giocato bene. C’erano però molti interisti sugli spalti, soprattutto io e mio figlio Davide che siamo tifosi sfegatati”.

Poi Bonolis chiama il figlio e gli chiede chi, secondo lui, deve giocare contro l’Uruguay. La risposta è Immobile. “Immobile, non se ne esce”, conclude scherzando il popolare conduttore televisivo.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 23 giugno 2014 alle 17:45
Autore: Maurizio Pizzoferrato
vedi letture
Print